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Sgomberata l’area abusiva del Ciak Village, covo di Daniele De Sanctis, l’ultrà rinviato a giudizio per la morte di Esposito (VIDEO)

Un tempo era presente l'associazione dell'ultrà rinviato a giudizio per la morte di Ciro Esposito

Pubblicato:26-06-2015 08:19
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:24

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Dopo quello della sede dell’associazione Trifoglio legata a Daniele De Santis, rinviato a giudizio lo scorso 28 aprile per l’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito avvenuto proprio nella zona, si è conlcuso stamattina lo sgombero dell’intera area di viale di Tor di Quinto 57B, ex sede della discoteca ‘Ciak Village’ e di alcuni impianti sportivi in disuso realizzati per Italia 90 e che ospitava accampamenti di nomadi, iniziate lo scorso 11 giugno. Per l’occasione il sindaco di Roma, Ignazio Marino, si è recato in sopralluogo sul posto insieme al suo assessore allo Sport, Paolo Masini, e al presidente del XV Municipio, Daniele Torquati.

“A TOR DI QUINTO TORNA LA LEGALITÀ” – “Dopo un contenzioso decennale nel corso del quale sono proliferati abusi e frequentazioni criminali tollerate per troppi anni, finalmente in viale di Tor di Quinto torna la legalità”, hanno commentato Masini e Torquati. “Con questi provvediemnti e con il nuovo regolamento impianti che arriverà nelle prossime settimane facciamo ripartire lo sport di Roma sui binari della trasparenza e del rispetto delle norme”.


LO SGOMBERO – L’azione è stata coordinata dal dipartimento Sport e dall’assessorato a Scuola, Sport, Politiche giovanili e Partecipazione del Campidoglio in collaborazione con il XV Municipio e il gabinetto del sindaco, ed eseguita dalla direzione attività operativa di Sicurezza urbana, Sociale ed Emergenziale di Roma Capitale, dal XV Gruppo della Polizia locale e dall’Ama. Nell’area, un ex Punto verde qualità, sorgono alcuni impianti sportivi parzialmente abbandonati realizzati per i Mondiali di calcio di Italia 90. Il complesso di edifici, a destinazione sportiva e attualmente di competenza del dipartimento Sport, è stato assegnato in concessione tramite bando nel 2006, poi nel 2010 è stato approvato il nuovo esito di gara a seguito del ricorso di un concorrente. Le problematiche amministrative dovute alla presenza di insediamenti e all’acquisizione definitiva dell’area hanno causato al Comune il rischio di esposizione per diversi milioni di euro.

CAMPI DI CALCIO AL POSTO DELLE BARACCHE – All’avvio dello sgombero, spiega il Campidoglio, risultavano presenti sul terreno anche un campo da paintball, il domicilio di un soggetto agli arresti domiciliari, diversi insediamenti di nomadi e senza fissa dimora e un’associazione di pet therapy. Il Comune si è detto disponibile a supportare l’associazione nella ricerca di un’altra sede a patto che certifichi l’operato in un quadro di legalità e di rispondenza alle normative. Al termine delle bonifiche, l’area sarà affidata al legittimo concessionario, la società ‘Real Fettuccina’, per la riqualificazione e realizzazione di un impianto sportivo di proprietà di Roma Capitale con un campo da calcio, due campi di calcetto e un campo di calcio a otto.

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