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Confindustria verso il sì alle riforme costituzionali

"La nostra posizione e le conseguenti azioni sul referendum- precisa- verranno decise nel Consiglio generale convocato per il 23 giugno"

Pubblicato:26-05-2016 09:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:46

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vincenzo bocciaROMA – “Confindustria si batte fin dal 2010 per superare il bicameralismo perfetto e riformare il titolo V della Costituzione. Con soddisfazione, oggi, vediamo che questo traguardo è a portata di mano“. Così il nuovo presidente degli imprenditori, Vincenzo Boccia, interviene all’assemblea. “La nostra posizione e le conseguenti azioni sul referendum– precisa- verranno decise nel Consiglio generale convocato per il 23 giugno”. Secondo Boccia “una democrazia moderna prevede che chi si oppone a una riforma, a un governo o a una misura avanzi proposte alternative subito praticabili e non usi l’opposizione solo per temporeggiare”.

“RIPRESA DELUDENTE” – “La nostra economia è senza dubbio ripartita. Ma non è in ripresa. È una risalita modesta, deludente, che non ci porterà in tempi brevi ai livelli pre-recessione”, commenta Boccia. “Per risalire la china dobbiamo attrezzarci al nuovo paradigma economico. Noi imprenditori dobbiamo costruire un capitalismo moderno fatto di mercato, di apertura ai capitali e di investimenti”, sottolinea. “Non partiamo da zero, il passaggio è già in atto”.

“UE MENO RESTRITTIVA GRAZIE A GOVERNO RENZI” –  “Se oggi la politica di bilancio in tutta Europa non è più restrittiva lo si deve all’azione dei governi italiani, soprattutto di quello in carica”.


“SENZA I MIGRANTI L’ITALIA SI FERMA” – “Senza i cittadini provenienti da altre nazioni l’Italia si fermerebbe”, dice il presidente di Confindustria all’assemblea, parlando di immigrazione. “Il loro ruolo va pienamente riconosciuto e dobbiamo trasformare l’emergenza dei biblici flussi migratori in un’occasione storica di sviluppo sociale ed economico“, sottolinea.

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