ROMA – “Ho letto le posizioni delle due forze politiche” su Armando Siri, ma “non mi sento condizionato, perché la mia linea è sempre la stessa, mi è molto chiara nella mente, non c’è nessun condizionamento che mi possa turbare”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe, parlando a Pechino.
Poi, rivela: “Ieri ho parlato con Siri, gli ho detto che partivo per la Cina e non potevamo vederci. C’è anche l’aspetto umano, di cui terrò conto ma che non sarà determinante. C’è una dimensione umana che non trascurerei, di una persona che vuole incontrare il presidente del Consiglio a cui deve delle spiegazioni”.
Se Armando Siri non volesse dimettersi, il presidente del Consiglio avrà il potere di farlo dimettere? “Se mi dovessi convincere di questa soluzione credo non ci saranno alternative, lo vedremo a tempo debito, se e quando deciderò in questa direzione”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe, parlando a Pechino.
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