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Ambiente, Salvini: “No all’ambientalismo da salotto e parchi ‘blocca-tutto'”

Il ministro dell'Interno si scaglia contro "il famoso ambientalismo da salotto di chi sta a Milano, a Roma e a Catania e non ha mai visto un bosco o un'azienda agricola"

Pubblicato:26-04-2019 10:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:23

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https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/359852561321065/

ROMA – La piazza di Motta Sant’Anastasìa (Catania) in chiusura del comizio di Matteo Salvini se la prende con le politiche ambientali che a loro dire ostacolano le attività delle comunità locali.

Nella diretta Facebook diffusa da Salvini si sentono in particolare alcune persone che dicono “stiamo litigando con i parchi, bloccano l’agricoltura” e lamentano che il ministro dell’Ambiente Sergio “Costa ci vuole bloccare tre province siciliane”.


Il ministro dell’Interno raccoglie la sollecitazione e subito si scaglia contro “il famoso ambientalismo da salotto di chi sta a Milano, a Roma e a Catania e non ha mai visto un bosco o un’azienda agricola”. E agli astanti che chiedono un intervento promette: “una cosa alla vota”.

Passando a una fase più propositiva, Salvini spiega che “la difesa dell’ambiente è fondamentale perche l’aria che si respira e l’acqua che si beve sono fondamentali, però si deve fare in maniera intelligente, perché se non curi i boschi, se non pulisci i fiumi e i torrenti, se non tagli le piante, se non controlli che gli animali vivano in maniera e numero equilibrato, se metti lì il parco che poi ti impedisce di toccare la tegola o potare il cespuglietto, fai il danno dell’ambiente, non lo difendi ma lo distruggi”.

Ma il titolare del Viminale ne ha anche per la tutela dei beni artistici. “La stessa cosa per soprintendenze, diciamocela tutta- prosegue Salvini fra gli applausi- ce ne sono alcune di soprintendenze alle belle arti che c’è il palazzo storico per cui c’è un privato che vuole intervenire e dice no, no, la tegola non la puoi toccare. Poi- conclude- il palazzo storico a furia di non toccarlo crolla e invece di tutelarlo lo hai abbattuto”.

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