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Sacconi: “Fare di più per l’occupazione, peggio di noi solo la Grecia”

Il tasso di occupazione italiano nel 2015 è stato del 60,5%, pari a quello della Croazia

Pubblicato:26-04-2016 15:03
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:38

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Maurizio SacconiROMA –  “Il rapporto della Commissione Europea sull’occupazione conferma la cronica difficoltà dell’Italia nel fare lavoro. Il tasso di occupazione italiano nel 2015 è stato del 60,5%, pari a quello della Croazia e superato in negativo solo dalla Grecia, lontano dal 70,1% registrato nel complesso dell’Unione. Eppure nulla come il tasso di occupazione rivela la capacità inclusiva di un mercato del lavoro, il grado di valorizzazione del capitale umano in ciascuna economia. Esso indica peraltro anche i colli di bottiglia che strozzano la propensione ad occupare e che in Italia si riconducono alla regolazione, al costo indiretto del lavoro e alla produttività. D’altronde le leggi non bastano se sono contraddette da una giurisprudenza ostile all’impresa e da relazioni industriali pigre e datate. È evidente che, soprattutto nel contesto odierno, dobbiamo fare di più sottraendo al giudice la scelta della reintegrazione nel licenziamento, semplificando disposizioni come quelle sulla sicurezza, riducendo strutturalmente il costo del lavoro, privilegiando i contratti di prossimità. Dobbiamo liberare gli imprenditori dalla paura di assumere e di gestire un rapporto di lavoro se vogliamo fare crescita con occupazione”. Lo  scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell’Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).

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