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Agricoltura, dal Piano di Sviluppo Rurale 7 milioni per il biologico

PESCARA - L'Assessorato regionale alle Politiche agricole dell'Abruzzo ha pubblicato

Pubblicato:26-04-2016 14:31
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:38

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agricolturaPESCARA – L’Assessorato regionale alle Politiche agricole dell’Abruzzo ha pubblicato due nuovi bandi (misura 11), collegati al nuovo Piano di Sviluppo Rurale, che prevedono fondi per 30 milioni di euro a favore dell’agricoltura biologica (spalmati nel prossimo quinquennio), di cui 7 milioni erogati per l’annualità 2016. I bandi sono i seguenti: il primo (sottomisura 11.1) indirizza risorse per l’adozione dell’agricoltura biologica, cui possono partecipare nuove aziende che introducono per la prima volta e notificano a un organismo di certificazione la richiesta di diventare azienda biologica; il secondo bando (sottomisura 11.2), eroga fondi per il mantenimento della produzione biologica, cui possono partecipare le aziende storiche già inserite nel sistema di certificazione.

   In Abruzzo la superficie destinata alla produzione biologica è di circa 27.665 ettari e il 60% di essa è rappresentata dai cereali e colture foraggere, seguite dalla vite (13,4%) e dall’olivo (9,2 %). Mentre le aziende che operano nel settore sono passate dalle 639 del 2000 alle 1.645 del 2015. “Come Regione Abruzzo vogliamo puntare anche sull’agricoltura biologica, ai fini di una maggiore salvaguardia del contesto ambientale – ha osservato l’assessore regionale Dino Pepe – Abbiamo già una buona base di partenza e i due nuovi bandi vanno verso la promozione e valorizzazione del settore”.
   Sulla superficie destinata al biologico, inoltre, è consentita la combinazione della misura 11 (agricoltura biologica) con gli interventi della misura 10.1.2 (miglioramento pascoli e prati pascoli); in questo caso percepiranno il premio anche gli allevatori bio per i pascoli secondo l’attuale Psr. Inoltre, per gli imprenditori agricoli è prevista una formazione e una consulenza specifica entro due anni dalla data di adesione al regime domanda di sostegno. Gli aderenti alla sottomisura hanno diritto sia ad un voucher per la frequenza di un corso di formazione che ad un voucher per fruire di consulenze specifiche.

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