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Quote tonno, Greco: “Salvini mantenga impegni”. Zedda: “Serve tavolo nazionale”

"Aveva detto non sarebbero state toccate, ma ora abbiamo paura"

Pubblicato:26-03-2019 14:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:16
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CAGLIARI – “Le elezioni in Sardegna sono state vinte di fatto dalla Lega, portata in Sardegna dal nuovo governatore, Christian Solinas. Matteo Salvini, durante la campagna elettorale nell’isola, ha preso l’impegno per una soluzione sulle quote sarde del tonno: voglio sperare che non sia proprio il Carroccio, a capo del ministero delle Politiche agricole, a togliere alla Sardegna il suo unico sistema di pesca del tonno”. Cosi’ alla “Dire” Pier Paolo Greco, portavoce della consociazione tonnare della Sardegna, lancia l’ennesimo allarme sulla ripartizione delle quote tonno nazionali, dedicate alle sei tonnare fisse nazionali.

“Da quando esistono le quote tonno- spiega Greco- per una serie di ragioni, a partire dalla mancanza di coordinamento tra le decisioni dell’Unione europea e la legislazione interna dei Paesi, abbiamo una quota dedicata alle tonnare fisse assolutamente ridicola. In piu’ con un emendamento scellerato in Parlamento, si e’ consentito l’ingresso di altri due impianti, tra cui quello siciliano di Favignana, che si aggiunge a quelli sardi di Carloforte, Portoscuso e Gonnesa, realta’ consorziate”.

In questo modo, spiega, “si mantiene un’unica quota indivisa. Tradotto: chi pesca di piu’ sopravvive, gli altri falliscono. È inaccettabile, stiamo cercando di smuovere l’opinione pubblica perche’ ora deve intervenire la politica sulla burocrazia”.


Salvini, insiste Greco, “ha preso un impegno, spiegando che le quote delle tonnare sarde non saranno toccate. Ma abbiamo notizia che si sta andando verso la quota olimpica. Ricordo che una tonnara, per andare in pareggio, deve pescare almeno 120 tonnellate di tonno, ma e’ impossibile raggiungere questa quantita’ per ciascuno dei cinque impianti italiani. Quelli che si sono aggiunti dopo devono aspettare che la quota italiana cresca”.

La situazione, conclude, “e’ drammatica per le tonnare sarde. Con queste quote nessun cliente ci fa contratti e siamo in enorme difficolta’ a impiantare la stagione. La nuova giunta e’ schierata con noi, ma a volte la burocrazia in Italia e’ piu’ forte della politica. È chiaro che in questa situazione abbiamo paura”.

A.ZEDDA (FI): SU QUOTE TONNO SERVE TAVOLO NAZIONALE

“Il presidente Solinas, appoggiato da tutta la maggioranza, ha preso un impegno sulla partita delle quote tonno. L’obbiettivo e’ fare in modo che, insieme alla Sicilia, si vada a un tavolo con il ministro Centinaio, per trovare una strategia comune e nazionale per aumentare le quote di ciascuna tonnara”. Cosi’ Alessandra Zedda, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, interviene sulla questione delle quote tonno, dopo l’ennesimo allarme lanciato dal portavoce della consociazione delle tonnare del Sud sardegna, Pier Paolo Greco. “C’e’ il serio rischio che si scateni una guerra del mare tra Sardegna e Sicilia- spiega alla “Dire la consigliera- per questo motivo la situazione delle quote tonno in Italia deve essere rappresentata urgentemente e direttamente al ministero delle Politiche agricole, ancora prima che all’Unione europea.

Deve essere l’Italia ad aumentare le quote, consentendo a ciascuna tonnara di raggiungere le 120 tonnellate di pescato, minimo indispensabile per garantire la sopravvivenza degli impianti. Non puo’ passare il concetto che ‘chi prima arriva, bene pesca’. Occorre poi incentivare la commercializzazione e trasformazione del tonno, contemporaneamente alla cultura e alla storia di questa industria importantissima per la Sardegna”. 

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