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All’ex Zecca di Piazza Verdi arriva Enel, addio all’albergo extralusso Rosewood Hotel

Qualcosa va subito storto nella trattativa: i cinesi si incagliano nella burocrazia italiana

Pubblicato:26-03-2018 17:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:41

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ROMA – Da albergo extralusso di proprieta’ dei cinesi della Rosewood Hotels a centro direzionale di Enel. Ma il passo non e’ stato breve. Sembra delinearsi con questa clamorosa novita’ il futuro del grande palazzo del Poligrafico e della Zecca di Stato a piazza Verdi, che dopo anni di abbandono sembrava destinato a ospitare un hotel a 5 stelle della nota catena alberghiera con base a Hong Kong e che invece ora ospitera’ gli uffici del colosso italiano dell’energia elettrica.

L’edificio, realizzato in un decennio tra il 1914 e il 1925, ha ospitato per anni la Regia Officina Carta valori poi divenuta Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

Da anni pero’, in particolare dall’arrivo dell’euro, il maestoso palazzo umbertino si trova in stato di semi-abbandono. Per questo l’attuale proprietaria, la Cassa depositi e prestiti, da tempo cercava un partner dalle spalle piu’ che larghe che potesse acquistare l’intero immobile dalla superficie di circa 54.000 metri quadrati. Nel novembre 2015 ecco quella che sembrava la svolta. La Rosewood Hotels and Resorts International Limited, societa’ controllata dalla New World China Land Ltd, annuncia l’accordo con Cdp per aprire nel grande edificio il primo hotel della catena a Roma, un albergo di lusso con 200 camere circa, un centro congressi, ristoranti, piscina, una spa, ma anche un centinaio di residenze private.

Qualcosa, pero’, va subito storto nella trattativa. I cinesi si incagliano nella burocrazia italiana

Saltano fuori problemi per il cambio di destinazione d’uso e tante altre piccole grane che fanno innervosire gli uomini della Rosewood. Una su tutte? La grandiosa piscina sul tetto dell’edificio, destinato a diventare l’iconica rooftop dell’albergo, non si puo’ fare. I cinesi cosi’ si sfilano. Ed arriva Enel. Nei mesi successivi all’estate del 2017 inizia una trattativa tra la societa’ italiana e Cdp per trasformare l’edificio nel nuovo centro direzionale della multinazionale italiana, una delle piu’ grandi aziende del Paese.


Enel da tempo vuole razionalizzare le sue sedi sparse a Roma e trovare anche una nuova sede di rappresentanza

La sede dell’ex Zecca, a poche centinaia di metri dal palazzone di via Regina Margherita che ospita ancora oggi il quartier generale della multinazionale, sembra perfetta. Cosi’ vengono avviati i contatti ed oggi, quasi un anno dopo, Enel e Cdp si ritrovano vicini ad un accordo definitivo seppur ancora non e’ stata posta la firma sul contratto. Cdp cedera’ ad Enel l’intero immobile, che diventera’ un vero e proprio centro direzionale del gruppo (in passato si era fatta l’ipotesi anche delle torri ex Finanze all’Eur) in grado di ospitare decine di altri uffici minori e sedi distaccate che Enel detiene, sempre nella stessa zona, e nel resto di Roma.

Il risparmio per la societa’ elettrica non sara’ indifferente, seppur nel medio periodo

Il closing dell’operazione e’ atteso prima dell’estate e il possibile rinnovo dei vertici di Cdp, piu’ che un freno, potrebbe rappresentare un’accelerazione all’operazione. Seguira’ poi la risistemazione del complesso.

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