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Vinitaly 2015, dal 22 al 25 marzo attesi a Verona oltre 4mila espositori

Il business, l'incontro con delegazioni e missioni commerciali provenienti

Pubblicato:26-02-2015 14:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:08

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vino rosso vinitalyIl business, l’incontro con delegazioni e missioni commerciali provenienti sia da mercati maturi, sia da aree in forte o pensiate sviluppo, con un calendario di incontri b2b, seminari e degustazioni professionali in grado di dare risposte concrete per le strategie commerciali del settore enologico. Saranno i pilastri della 49esima edizione del Vinitaly, che si svolgerà a Veronafiere dal 22 al 25 marzo, e che vede il riconoscimento del Governo del sistema fieristico come perno essenziale per la promozione all’estero.

“Ad oggi gli espositori sono oltre 4mila- ha detto il dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani- e sono stati venduti oltre 91mila metri quadrati di spazi. Crediamo, quindi, di potere consolidare i risultati da record in termini di presenze della scorsa edizione della manifestazione”.

E ancora: “Il 2014 si chiuderà con crescita fatturato aziende italiane pari a 5%- ha proseguito Mantovani- Dal nostro osservatori  emerge che i fatturati di una buona percentuale delle aziende del vino registreranno un trend tendenziale in aumento anche nella prima parte di quest’anno”.


Per il Vinitaly 2015 c’e’ stato un aumento degli investimenti del 34%, rispetto al 2014, per la realizzazione di un articolato piano di incoming, che vede l’integrazione con ministero dello Sviluppo economico, ministero dell’Agricoltura, Agenzia Ice e progetti europei. Il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, ha sottolineato “l’incarico a Vinitaly da parte del ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, insieme a Expo 2015, di curare la realizzazione del primo padiglione del vino mai dedicato durante un’esposizione universale ‘Vino – A taste of Italy'”.

Il programma della fiera prevede focus mirati in questa edizione del Vinitaly, con particolare riguardo a Germania, Hong Kong, Cina, Russia, Usa, Australia, Brasile e all’opportunità del vino italiano nella grande distribuzione estera. Sono in arrivo delegazioni dagli Usa, una delle quali con importatori solo dal Texas, Canada, Russia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Belgio, Olanda, Hong Kong, Indonesia, Malesia Filippine, Singapore, Thailandia Brunei, Corea del Sud, Giappone, Australia, India, Sud America, Regno Unito, Paesi Scandinavi e Baltici.

I buyer ospiti saranno impegnati in incontri b2b con le aziende nel corso di Taste&buy Vinitaly, organizzato da Veronafiere all’interno dell’International Buyers Lounge.Torna Vininternational, il salone dei produttori esteri dove saranno presenti vini provenienti da Australia, Nuova Zelanda, Cile, Argentina, Spagna, Francia, Perù, Germania, Sudafrica, Slovenia, Georgia e Azerbaijan. Confermati anche Vivit, il salone dei vini artigianali, e Vinitalybio.

Vinitaly sarà anticipato dal 16 al 20 marzo, sempre a Verona, dal Vinitaly International Academy, il primo corso di specializzazione sul vino italiano che rilascia, ai candidati che supereranno l’esame finale, due certificati: l’Italian Wine Ambassador e l’Italian Wine Expert.

I numeri confermano ancora una volta il ruolo di leader nel settore dell’Italia, primo paese esportatore di vino al mondo, con 2 milioni di hl (21% del mercato mondiale), e il secondo in valore (circa 5,1 mld di euro nel 2014). Le aziende vitivinicole italiane sono 380mila, il 23% del totale delle imprese agricole. Nel 2014 sono stati prodotti 40 milioni di ettolitri di vino (-17% rispetto al 2013. Sono 665mila gli ettari coltivati a vite, di cui il 48% d’oca e dic e 27% igt. Il valore totale della produzione e’ di 3,9 miliardi di euro e il fatturato del vino rappresenta il 7,2% di quello agricolo e l’8% di quello dell’industria agroalimentare.

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