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Migranti. Grasso: “Norme troppe restrittive per avere la cittadinanza, rivederle”

"Devono tutti sentirsi parte di una collettività plurale, unitaria e coesa", specie quelli di seconda generazione. E' un antidoto al terrorismo, secondo il presidente del Senato

Pubblicato:26-02-2015 10:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:08

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P. Grasso

P. Grasso

ROMA – “Prevenire il terrorismo e le radicalizzazioni, nel Maghreb e qui, in Europa, richiede anche che si sottraggano all’emarginazione e all’esclusione delle periferie coloro che sono vittime delle più gravi diseguaglianze, nei cui confronti le ideologie del male hanno un’attrattiva perversa. Ricondurre alla cittadinanza attiva chi si trova spinto ai margini della società è una priorità assoluta, come è importante – penso al mio Paese – che si rivedano le regole troppo restrittive sull’attribuzione della cittadinanza e dei diritti politici agli immigrati, particolarmente quelli di seconda generazione, che devono tutti sentirsi parte di una collettività plurale, unitaria e coesa”. Cosi’ il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel suo intervento al Seminario ONU/PAM per i Parlamentari della Regione del Maghreb in corso a palazzo Madama.

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