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Assemblea Ius contro Igc: “Per noi è killer, pensare due regimi diversi per industria e commercio”

SAN MARINO - "Due regimi di imposte indirette, una per l'esportazione e una per i consumi interni". Una

Pubblicato:26-01-2016 11:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:50

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SAN MARINO – “Due regimi di imposte indirette, una per l’esportazione e una per i consumi interni”. Una per il settore industria, e l’altra per l’artigianato, il commercio e i liberi professionisti. Questo l’appello lanciato ieri sera durante l’assemblea generale di presentazione di Imprenditori uniti sammarinesi (Ius), l’ombrello sotto il quale si riuniscono le categorie di Osla, Usot e Usc, impegnate in quelle che vengono descritte come “numerose battaglie comuni”. Riccardo Vannucci, presidente dell’Unione sammarinese operatori del turismo, ha preso la parola di fronte alle oltre 250 persone presenti per bocciare le intenzioni del governo, orientato verso un sistema simile all’Iva italiana. In alternativa, ha detto, “si può fare un sistema per andare incontro all’industria, con l’export, e rivedere la monofase per il commercio e l’artigianato“.

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Per definire meglio il ragionamento, durante la presentazione di Ius è stato consegnato un documento nel quale viene segnalato che con il nuovo regime, “a parità di aliquota” e di “prezzo di vendita, diminuisce in maniera significativa il margine di ricavo da parte degli intermediari commerciali“. Conseguenze: aumentano le probabilità di “chiusura o forte ridimensionamento di molte attività commerciali”, perdita di posti di lavoro, minor gettito fiscale complessivo, si legge nel documento. Unica alternativa: “Fare pagare al consumatore un aumento della fiscalità di non poco conto”, con conseguente “calo della competitività delle aziende”. Quindi un primo suggerimento, quello di “agire abbassando le aliquote Igc rispetto alle aliquote monofase vigenti”.


Secondo i ragionamenti di Ius, “per ottenere un effetto significativo, fino a quasi annullare l’aumento dell’imposizione fiscale indiretta, probabilmente occorrerebbe adottare aliquote inferiori di molti punti rispetto all’Italia“. E in via “permanente”. Per rafforzare la proposta che chiede due sistemi diversi, Vannucci mostra innanzitutto le cifre dei settori: artigianato, commercio al dettaglio, industria di servizio, liberi professionisti e licenze individuali contano 2.838 imprese e 9.354 dipendenti. Dall’altra parte, commercio all’ingrosso e industria di produzione fanno segnare 482 attività e 6.156 persone impiegate.
“Ciò- valuta il presidente di Usot- significa che siamo la maggioranza”. Tornando al documento, viene rilevato che “le imprese industriali, che non vendono prodotti al consumatore finale ma in grandissima parte esportano all’estero, si vedranno rimborsata l’imposta Igc come peraltro avviene con il sistema monofase”. Di qui la richiesta di due sistemi diversi: “Non dovrebbe essere particolarmente complicato prevedere un regime di imposte indirette per le licenze industriali e un altro per gli altri tipi di licenze“, scrivono dallo Ius. “Questa soluzione permetterebbe di salvaguardare la competitività del sistema economico complessivo e di venire incontro alle esigenze del comparto industriale”.

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