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Ipotesi ‘contenitore’ riformista, De Biagi: “Troppa frammentazione è debolezza”

SAN MARINO - Il punto non è se uscire o meno dal Partito socialista, ma "guardare oltre il

Pubblicato:25-11-2015 16:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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SAN MARINO – Il punto non è se uscire o meno dal Partito socialista, ma “guardare oltre il Ps mettendone a disposizione il patrimonio ideale e valoriale per costruire un nuovo soggetto politico che sia in grado di riunire le migliori esperienze del riformismo sammarinese, cioè quelle socialista, democratica e liberale“. Questa la voce di Alessandro De Biagi, l’unico parlamentare del garofano rosso ad aver seguito la linea dettata dall’ormai ex segretario Simone Celli dopo le dimissioni presentate qualche settimana fa. Il consigliere afferma di “condividere totalmente le posizioni espresse da Celli nella sua lettera di dimissioni”. Logico, quindi, appoggiare l’iniziativa guidata da chi ha lasciato il direttivo (13 in tutto), “visto che rispecchia in modo perfetto ciò che penso dal punto di vista politico”.

Palazzo San MarinoLa possibile creazione di una nuova forza politica in grado di raccogliere l’area riformista, nella quale è coinvolta anche la sigla di maggioranza del Psd, sta mettendo in subbuglio il Ps, ma per De Biagi “è giunta l’ora di dare una risposta precisa su questo tema, perché l’eccessiva frammentazione della nostra area politica e culturale è un fattore di debolezza che va eliminato al più presto”.

Il pensiero di chi vede in questa iniziativa la tomba del Partito socialista, secondo De Biagi, non va condiviso: “E’ un vero e proprio abbaglio di chi non vuole capire che gli ideali e i valori del socialismo sarebbero i protagonisti assoluti all’interno di una organizzazione unitaria della sinistra riformista e democratica”, spiega De Biagi. “Le paure vanno superate lasciando spazio al sogno e alla speranza insiti in un progetto politico e culturale di altissimo livello”.


Parlando delle critiche mosse ai vertici del partito, secondo De Biagi sulla questione morale “c’è poco da aggiungere, perché quanto contenuto nel documento da me firmato è esaustivo”. A “dover essere oggetto di un ragionamento serio ed approfondito- prosegue il parlamentare- sono le prospettive del partito”. Sicuro di poter dare il suo “contributo per far sì che l’iniziativa lanciata da Celli possa avere successo”, De Biagi annuncia infine di non voler ripetere l’esperienza parlamentare nelle prossime legislature: “Non riesco a conciliarla correttamente con la mia attività professionale e con le esigenze della mia famiglia”.

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