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Terrorismo, Giannini: “No ai militari davanti alle scuole, non c’è motivo”

A oggi non ci sono motivi che inducano il governo italiano a prendere, sul piano della sicurezza materiale e individuale, scuola per scuola, provvedimenti eccezionali

Pubblicato:25-11-2015 14:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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gianniniROMA – “A oggi non ci sono motivi che inducano il governo italiano a prendere, sul piano della sicurezza materiale e individuale, scuola per scuola, provvedimenti eccezionali“. Lo dice il ministro all’Istruzione, Stefania Giannini, a chi le chiede se, alla luce degli attentati terroristici di Parigi, anche le scuole in Italia saranno presidiate dalle forze dell’ordine e dai militari.

“Il Belgio- aggiunge Giannini- l’ha fatto perche’ le condizioni li’ sono altre, la Francia ha sconsigliato le gite scolastiche in Francia ai francesi, e non, perche’ in quei giorni, fino a domenica, c’era un’azione investigativa in corso e poteva essere disturbata. Nel nostro caso la sicurezza si svolge su altri fronti, il Presidente del Consiglio ha dato un messaggio molto chiaro. Sicurezza ed educazione sono due strumenti che vanno parallelamente. Quello dell’educazione e della cultura, dal nostro punto di vista, e’ quello piu’ potente. Abbiamo portato al Consiglio dei ministri dell’Istruzione a Bruxelles una proposta precisa di strutturare un curriculum comune a livello europeo che abbia come tema l’educazione alla cittadinanza europea”.


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