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Sardegna, Pigliaru: Non togliere essenzialità a Porto Torres e Porto Vesme

ROMA - "Il governo è convinto, noi al momento assolutamente no, che anche senza essenzialità due delle tre

Pubblicato:25-11-2015 12:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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ROMA – “Il governo è convinto, noi al momento assolutamente no, che anche senza essenzialità due delle tre centrali – Porto Torres e Porto Vesme – continueranno la produzione e saranno in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Noi siamo molto scettici di fronte a questa affermazione, siamo pronti a guardare i numeri, a fare rapidi approfondimenti, ma manteniamo la convinzione secondo cui l’essenzialità è un utile e fondamentale strumento verso una situazione in cui ci sia maggiore efficienza delle centrali e si sia raggiunta finalmente la disponibilità del metano in Sardegna”. Lo ha detto Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, all’agenzia DIRE (guarda il video) lasciando ieri sera il ministero dello Sviluppo economico, dopo la riunione che ha visto attorno al tavolo la Regione, i sindacati e la titolare del dicastero, Federica Guidi, riunione incentrata sulla vicenda Alcoa e su quella delle tre centrali sarde che potrebbero uscire dal novero di quelle in regime di essenzialità in quanto necessarie alla stabilità del sistema elettrico.

F. Pigliaru

Francesco Pigliaru

Il prossimo appuntamento “sarà nei prossimi giorni- precisa Pigliaru- perché non c’è tempo da perdere, non abbiamo una data esatta, in questo momento dobbiamo prima fare un po’ di lavoro”. Quella di ieri allo Sviluppo economico, insomma, è stata “una riunione interlocutoria, come non poteva che essere- spiega il presidente della Regione Sardegna- abbiamo portato la posizione della Sardegna che uninamemente- Confindustria, sindacati, Giunta- ritiene che l’essenzialità sia un ombrello importante sotto il quale fare una transizione verso un nuovo sistema nel quale dovrà esserci anche il metano, perché siamo l’unica regione che ancora ne è priva”.
Certo, “non chiediamo che l’essenzialità debba essere un regime permanente ma temporaneo- precisa Pigliaru- abbiamo chiesto che però rimanga il tempo necessario per fare questa trasformazione da un sistema imperfetto a uno più articolato nel quale, ripeto, sia incluso il metano”.

Il fatto è, aggiunge il presidente della Regione, che “abbiamo la preoccupazione profonda che la cancellazione dell’essenzialità potrebbe essere causa di ridimensionamento per una delle centrali e quindi di un ulteriore dramma occupazionale che non possiamo assolutamente permetterci”.


Quella di ieri allo Sviluppo economico, insomma, è stata “una riunione interlocutoria, come non poteva che essere- spiega il presidente della Regione Sardegna- abbiamo portato la posizione della Sardegna che uninamemente- Confindustria, sindacati, Giunta- ritiene che l’essenzialità sia un ombrello importante sotto il quale fare una transizione verso un nuovo sistema nel quale dovrà esserci anche il metano, perché siamo l’unica regione che ancora ne è priva”.
Certo, “non chiediamo che l’essenzialità debba essere un regime permanente ma temporaneo- precisa Pigliaru- abbiamo chiesto che però rimanga il tempo necessario per fare questa trasformazione da un sistema imperfetto a uno più articolato nel quale, ripeto, sia incluso il metano”.
Il fatto è, aggiunge il presidente della Regione, che “abbiamo la preoccupazione profonda che la cancellazione dell’essenzialità potrebbe essere causa di ridimensionamento per una delle centrali e quindi di un ulteriore dramma occupazionale che non possiamo assolutamente permetterci”.

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