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Il panettone conquista Reggio Calabria: il ‘re’ è un maestro pasticcere di Potenza

REGGIO CALABRIA - Il maestro pasticciere Vincenzo Tiri di Acerenza

Pubblicato:25-09-2017 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:43

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REGGIO CALABRIA – Il maestro pasticciere Vincenzo Tiri di Acerenza (Potenza) si è laureato mattatore dell’edizione 2017 de “Il panettone secondo Caracciolo“, a lui vanno tre dei quattro premi in palio della seconda edizione della kermesse dolciaria che si è svolta a Reggio Calabria (la prima si è tenuta a Napoli) e nata per celebrare il dolce più famoso del Natale. La premiazione è avvenuta nel corso di una tre giorni all’insegna della formazione e confronto tra la pasticceria italiana e gusto popolare. A Tiri sono andati i riconoscimenti come miglior panettone tradizionale, premio Zoia e premio Caracciolo.

Sebastiano Caridi

Il premio del voto popolare è andato a Sebastiano Caridi, reggino di nascita e faentino di adozione e già vincitore del programma Rai “Il più grande pasticcere d’Italia“. I 15 concorrenti, arrivati da tutta Italia, hanno lavorato sull’idea del panettone senza confini, spaziando dalla tradizione alla personalizzazione, frutto dell’utilizzo di prodotti del territorio, per regalare emozioni e piacere, come avviene in presenza di grandi dolci.

Il vincitore, Vincenzo Tiri

La competizione finale si è svolta a Palazzo Alvaro, sede della città metropolitana, grazie anche all’apporto dell’Associazione pasticcieri artigianali reggini (Apar), da sempre impegnata nella salvaguardia e al miglioramento dei dolci tipici locali. I vincitori sono stati valutati da una giuria tecnica formata da: Achille Zoia (padre del panettone moderno), Gino Fabbri (presidente Ampi), Federico Anzellotti (presidente Conpait), Vittorio Santoro (direttore Cast Alimenti), Fabrizio Donatone (campione del mondo di pasticceria), Gianluca Fusto (consulente e formatore) e Vincenzo Russo (docente Iulm di Milano).


L’evento di quest’anno, coordinato dal maestro Igino Massari, ha registrato anche il coinvolgimento della condotta Slow Food e di altre realtà d’eccellenza dell’enogastronomia calabrese. Tutti di altissimo livello i partecipanti e provenienti da ogni angolo di Italia: La Mimosa di Reggio Calabria; Strati di Siderno (Reggio Calabria); Cristalli di Zucchero di Roma; Cappello di Palermo; Tiri 1957 di Acerenza (Potenza), Sebastiano Caridi di Faenza (Ravenna); D&G Patisserie di Selvazzano Dentro (Padova); Pepe di Sant’egidio del monte Albino (Salerno); La Mimosa di Tolentino (Macerata); Gabbiano di Pompei (Napoli); Infermentum di Grezzana (Verona); Antica Pasticceria Artigianale Scutellà di Delianuova (Reggio Calabria); Antoniazzi di Bagnolo San Vito (Mantova); Sal De Riso di Minori (SA); Grué di Roma.

di Mario Vetere, giornalista

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