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Terremoto, il team di Telefono Azzurro in campo per i più piccoli

Come per precedenti terremoti, sono state attivate linee d'emergenza e anche chat apposite

Pubblicato:25-08-2016 14:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:00

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ROMA – Telefono Azzurro al fianco dei più piccoli per dare loro un sostegno nei luoghi del centro Italia colpiti dal sisma. Sul campo- Telefono Azzurro, anche nell’emergenza, è vicina ai più piccoli. L’associazione si sta attivando, in collaborazione con la Protezione Civile, per essere presente nei luoghi colpiti dal sisma attraverso volontari appositamente formati e operatori professionisti, per un sostegno a bambini, adolescenti e adulti, come già fatto durante emergenze passate come quelle in Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. Linee d’ascolto e di emergenza – Telefono Azzurro mette a disposizione dei bambini e dei loro genitori l’assistenza telefonica attraverso le sue linee di ascolto, il 114 Emergenza Infanzia e l’1.96.96, dedicato a bambini e adolescenti.

Attiva anche la chat, dove ogni giorno persone esperte di bisogni di bambini e ragazzi sono pronte a rispondere alle loro richieste. Un aiuto subito – Per chiunque volesse offrire il proprio sostegno alla popolazione colpita dal sisma, le sedi territoriali di Telefono Azzurro hanno attivato la raccolta di giochi e materiale didattico da distribuire ai bambini del posto. C’è anche l’opportunità di unirsi come volontari al Team di Emergenza e dare il proprio supporto sul campo. Per scoprire la sede più vicina e informazioni su come diventare volontario si può contattare il numero 800.090.335.


bambino_piedini_bimboDal supporto psicologico agli inviti alla cautela per tutti i media: Conseguenze e supporto psicologico – “L’impatto sui bambini di un evento traumatico come il terremoto che ha scosso il Centro Italia è particolarmente forte”, ha dichiarato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile, “Molti di loro si trovano a dovere affrontare sensazioni prima sconosciute, come la paura, il lutto, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. È normale, in queste situazioni, provare paura intensa, senso di impotenza, di angoscia, di confusione che possono però scomparire in breve tempo, grazie anche al supporto e alla vicinanza di persone affettivamente importanti. Primi fra tutti i genitori”. Ma a volte basta davvero poco per stare al fianco dei vostri bambini, piccoli gesti per aiutarli a gestire situazioni traumatiche e ad affrontare, per esempio, la paura di dormire un’altra notte fuori casa.

Telefono Azzurro, inoltre, invita tutti gli organi di informazione ad una maggior cautela nella pubblicazione e nella messa in onda di immagini drammatiche dei posti tragicamente colpiti dal sisma e delle vittime. Occorre che venga messo in atto un bilanciamento più adeguato tra diritto di cronaca e tutela dell’infanzia, nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla Carta di Treviso. Quindi una maggiore attenzione, non solo verso bambini e adolescenti coinvolti nel tragico evento, ma anche verso coloro che siedono di fronte ad uno schermo televisivo, ai bambini che guardano, che ascoltano e leggono. Un’esposizione indiretta – attraverso i media – ad un evento traumatico può, infatti, incidere sul benessere psichico di adulti e bambini, arrivando a costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di una sintomatologia, come il Disturbo Post-Traumatico da Stress. E’ infatti indispensabile che, soprattutto in fascia protetta, telegiornali e programmi di infotainment gestiscano con particolare misura la scelta di immagini e parole.

Consigli per aiutare gestire il trauma di bambini e adolescenti: -trovate il tempo e la tranquillità necessari per stare insieme ai vostri figli e parlare con loro; –ascoltate le loro domande, anche se ripetitive e insistenti, e rispondete loro con sincerità; -evitate il più possibile di mostrare la vostra ansia e le vostre preoccupazioni; -scegliete parole semplici e utilizzate esempi concreti e comprensibili per i bambini per spiegare quello che sta succedendo; -rispettate le emozioni e le paure dei bambini, anche se possono sembrare eccessive o irrazionali; -evitate che i bambini siano esposti a situazioni che ricordano l’evento traumatico vissuto: ne è un esempio essere ripetutamente esposti a dolorose immagini televisive; –prestate attenzione alla maniera in cui l’ansia può esprimersi nei bambini: mal di testa o mal di pancia ricorrenti, senza che sia identificata alcuna causa organica, posso essere sintomi del trauma.

bimbo_mamma_bambino_abbraccioIn particolare, per genitori di piccoli fino a 6 anni: -state loro molto vicini, evitando separazioni a meno che non sia strettamente necessario; –rassicurateli e fateli sentire protetti, mostrandovi il più possibile tranquilli; -dedicatevi insieme a loro ad attività rilassanti, come leggere una fiaba, passeggiare, giocare, ascoltare la musica. Per i bambini delle scuole primarie: -aiutate i bambini a dare un nome alle emozioni, per riuscire a definirle e quindi a gestirle; -ascoltate i bambini quando desiderano parlare, accogliendo le loro domande e fornendo risposte chiare e semplici; –rassicurateli sul fatto che è del tutto normale sentirsi tristi e arrabbiati e che non si devono sentire “cattivi” o “sbagliati” se sperimentano queste emozioni. Per preadolescenti e adolescenti: -date loro supporto e rispettate sempre il loro punto di vista e le loro emozioni; -fateli sentire importanti nella gestione delle prime ore dopo il sisma e nel processo di ritorno alla normalità, valorizzando il loro aiuto e le loro capacità; -prestate attenzione a eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi e, qualora tali atteggiamenti persistano, fatevi aiutare da un esperto.

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