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Progetto Fico, De Castro: “Il Governo lo sostenga”

Per raggiungere la meta dei cinque milioni di visitatori all'anno, che sono "numeri pazzeschi", una "scommessa enorme", bisogna riuscire ad avere un richiamo internazionale, osserva De Castro

Pubblicato:25-06-2015 10:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:24

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de castro

P. De Castro

BOLOGNA – Il progetto Fico a Bologna non può restare una partita locale. Perchè abbia il successo immaginato, deve diventare “un progetto del Governo, dell’Italia e dell’Europa. Altrimenti il rischio è altissimo”. A mettere in guardia dal pericolo che corre la Disneyland del cibo al Caab è l’europarlamentare Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo e relatore del trattato commerciale Ttip tra Europa e Stati Uniti, questa mattina a margine della seduta europea dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

“Per il successo di Fico bisogna che venga percepito, che sia davvero un progetto almeno nazionale– avverte De Castro parlando alla ‘Dire’- il che significa che di Fico non ce ne possiamo occupare solo noi a Bologna e neanche in Emilia-Romagna. Il Paese deve riuscire a cogliere questa straordinaria opportunità, perchè i numeri di cui ha bisogno Fico non possono essere raccolti nel bacino regionale e neanche nel bacino nazionale”.

Rendering_Progetto_Fico

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Per raggiungere la meta dei cinque milioni di visitatori all’anno, che sono “numeri pazzeschi”, una “scommessa enorme”, bisogna riuscire ad avere un richiamo internazionale, osserva De Castro. Per questo, Fico “deve diventare la continuazione dell’Expo- ragiona il presidente della commissione Agricoltura della Ue- l’intuizione che abbiamo avuto, e va dato merito a chi l’ha proposto, è che grazie all’Expo Fico diventa strategico. Altrimenti servirebbero 30-40 milioni di euro di pubblicità in tutto il mondo per raccontarlo”. In poche parole, insiste De Castro, “oggi con l’Expo Fico può diventare un’opportunità. Ma dobbiamo cogliere la dimensione progettuale, che non è un problema locale”. […Prosegue nel notiziario DIRE in abbonamento]


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