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Colombia, dopo la giornalista spagnola rapiti due colleghi della TV

BOGOTà - Dopo la giornalista spagnola de El Tiempo

Pubblicato:25-05-2016 13:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:46

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colombiaBOGOTà – Dopo la giornalista spagnola de El Tiempo Salud Hernàndez Mora la situazione rischia di diventare più drammatica: risultano scomparsi infatti altri due giornalisti del principale canale televisivo della Colombia, RCN, che si trovavano nella stessa zona selvatica del Catatumbo sulle tracce della reporter de El Tiempo. Si tratta di Diego De Pablos e Carlos Melo di cui non si hanno più notizie da un paio di giorni, nella zona del municipio di El Tarra dove si trovavano è praticamente impossibile comunicare attraverso la telefonia mobile.

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Altri giornalisti, fortunatamente scampati al sequestro, hanno riferito che le persone che hanno preso i reporter di RCN si sono qualificati come guerriglieri appartenenti all’ELN, Esercito di Liberazione Nazionale. In un duro comunicato l’emittente colombiana ha denunciato l’inaccettabile attacco alla libertà di stampa chiedendo l’immediato rilascio dei suoi cronisti e supportando qualsiasi gestione umanitaria nel Catatumbo per la liberazione della giornalista Hernàndez Mora. Anche il capo negoziatore ufficiale nei colloqui di pace con l’ELN, Frank Pearl, ha chiesto oggi ai guerriglieri che li dovrebbero tenere prigionieri, di lasciarli liberi: “Se l’ELN ha rapito Hernàndez Mora, De Pablos e Melo è necessario che li rilasci al più presto”. Sul caso della editorialista de El Tiempo i pubblici ministeri che indagano sulla sua scomparsa intervengono in controtendenza con le denunce delle redazioni e delle associazioni di categoria sottolineando che non si può ancora parlare di rapimento.

Intanto il Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, ha ordinato ai capi dell’esercito e della polizia di trasferirsi nella regione del Catatumbo “ho incaricato il comandante dell’Esercito, generale Alberto Mejia Ferrero, e direttore della Polizia, generale Jorge Nieto, di andare nella regione per rafforzare le operazioni e cercare i reporter”. Nel Catatumbo, secondo fonti militari, c’è una forte presenza del Fronte Libardo Mora Toro, un residuo dell’Esercito di Liberazione Popolare (ELP/PLA ) che il governo considera una banda coinvolta nel traffico di droga e dell’ELN, Esercito di Liberazione Nazionale che ha fatto sapere che non si pronuncia sulla scomparsa della giornalista de El Tiempo fino a quando non riceverà informazioni settimanali dalle proprie fonti. L’ELN sembra che non riceva i rapporti settimanali tramite canali tradizionali ma la comunicazione interna avviene, nelle zone disagiate, ancora a dorso di mulo, sistema lento ma sicuro. Certo è che i guerriglieri considerano Il Catatumbo una zona di guerra in quanto obiettivo di società multinazionali e ad oggi il conto dei giornalisti rapiti è a tre unità e le indagini per liberarli sembrano essersi impantanate nel muro di omertà della gente locale.

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