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Treni. Vitaccia da pendolari tra ritardi, soppressioni e degrado

BOLOGNA - Ritardi, soppressioni, mancate coincidenze e stazioni degradate.

Pubblicato:25-05-2015 05:41
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:21

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Treni_StazioneBOLOGNA – Ritardi, soppressioni, mancate coincidenze e stazioni degradate. E’ la fotografia scattata anche quest’anno da Legambiente Emilia-Romagna, nel dossier 2014-2015 presentato oggi dal presidente Lorenzo Frattini in conferenza stampa a Bologna. Nel nodo bolognese, oltre alle “palesi carenze dell’incompleto Sfm”, Legambiente denuncia soppressioni e ritardi soprattutto sulle linee Porrettana, Bologna-Vignola e Bologna-Portomaggiore. Su quest’ultima in particolare “siamo molto arrabbiati col Comune di Bologna- attacca Frattini- per il progetto di interramento a binario unico”. Sulle linee per Padova e per Rimini, inoltre, “la precedenza data all’Alta velocità” fa slittare i treni pendolari “puntualmente in ritardo”. Sulle linee per Firenze e sulla Bologna-Poggio Rusco, inoltre, Legambiente denuncia “il pessimo stato delle stazioni e dell’informazione all’utenza”. Nel nodo ravennate, invece, si riscontrano “evidenti problemi di programmazione oraria” che “influiscono su ritardi, allungamento dei tempi di percorrenza e mancanza di coincidenze”, come sulla Bologna-Castelbolognese-Ravenna. Per questo, secondo Legambiente “è indispensabile tornare a parlare della riattivazione di un collegamento ferroviario diretto” tra Bologna e Ravenna, “con il ripristino della linea tra Budrio e Massa Lombarda”.

Nel modenese è “emblematica” la situazione della Modena-Sassuolo, che soffre una “costante diminuzione della qualità del servizio”, tra cui “aumento dei ritardi, assenza di controlli”, materiale rotabile “ormai vetusto” e “soppressione di corse sostituite da autobus”. Il nodo reggiano “paga la mancanza di coincidenze” tra la Bologna-Milano e le linee secondarie, “con conseguenti disservizi per i pendolari”.

Nel ferrarese e a Parma Legambiente lamenta la mancanza di investimenti sulla Ferrara-Suzzara e sulla Pontremolese, che “potrebbero essere valide alternative alla Ti-Bre e alla Cispadana”. Infine, a Piacenza “non sono ancora risolti i problemi al materiale rotabile e alla programmazione oraria, che non permettono di eliminare gli autobus sostitutivi sulla soppressa Piacenza-Cremona”.


Per testimoniare i disagi quotidiani sui treni locali, Legambiente ha raccolto in un video “Vita da pendolari” le voci dirette dei viaggiatori. Allo stesso tempo, l’associazione ha lanciato sui social network anche la campagna “#MeritiamoDiPiù”, invitando a condividere immagini, storie di disservizi e proposte di miglioramento delle linee. Oltre agli investimenti sul ferro, in cima alla lista delle richieste Legambiente mette il sistema di tariffazione unico a livello regionale per treni e autobus, con una tessera elettronica ricaricabile e utilizzabile al consumo, accompagnata da una app per avere in tempo reale informazioni su orari, fermate e coincidenze.

Legambiente propone anche la creazione di una Agenzia regionale dei trasporti, che si occupi di pianificazione del traporto pubblico locale, mobilità, appalti, vigilanza sul servizio e mobility management. Per dimostrare sostegno ai pendolari, i volontari di Legambiente si sono presentati questa mattina nelle stazioni di Modena e Bologna (tra le 7.30 e le 8.30) per donare una spilletta ai pendolari, per “ricordare l’importanza della loro scelta sostenibile”.

di Andrea Sangermano

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