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Tg Sanità, edizione del 25 febbraio 2019

https://www.youtube.com/watch?v=dLbj9LhCubA&feature=youtu.be NUOVO PIANO LISTE D'ATTESA, 350 MILIONI PER POTENZIARE SERVIZIO Dopo 10 anni arriva il nuovo Piano nazionale per la gestione delle

Pubblicato:25-02-2019 11:15
Ultimo aggiornamento:25-02-2019 11:15
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NUOVO PIANO LISTE D’ATTESA, 350 MILIONI PER POTENZIARE SERVIZIO

Dopo 10 anni arriva il nuovo Piano nazionale per la gestione delle liste d’attesa. “È il momento di cambiare. Prende il via un fondamentale percorso di avvicinamento della sanità pubblica verso i cittadini che si aspettava da lungo tempo”, ha commentato il ministro della Salute Gulia Grillo, che ha già dato mandato per attivare un Osservatorio nazionale che affianchi le Regioni e le monitori. Nel Piano, ha ricordato il ministro, “dovranno essere garantiti e riportati i tempi massimi di attesa di tutte le prestazioni ambulatoriali e sono stati messi a disposizione per il triennio 2019-21 350 milioni per potenziare i servizi di prenotazione”.


MANI BIONICHE COME VERE. UN PRIMATO DELLA RICERCA ITALIANA

Restituire la possibilità di toccare il mondo nonostante un’amputazione, oggi è possibile. Grazie ai progressi della ricerca scientifica e ai risultati presentati all’Accademia dei Lincei di Roma, si aprono le porte alla realizzazione di arti bionici in grado di dare al paziente informazioni che arrivano dall’esterno e di reagire in risposta agli stimoli. Il successo arriva da due studi: uno condotto dalla Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa con l’Istituto di Bio Robotica, la Fondazione Policlinico universitario Gemelli Irccs, Universita’ Cattolica, e uno coordinato dagli ingegneri dell’Universita’ Campus Bio-Medico di Roma, in collaborazione col Centro Protesi Inail. Si restituisce così la capacità di sentire il contatto con un oggetto e di calibrare la forza di presa delle dita robotiche: “È una delle più grandi conquiste della nostra scienza- ha detto il ministro della salute Giulia Grillo- e dobbiamo essere orgogliosi”.

NUOVI FARMACI PER L’ EPATITE C, MA ANCORA 300MILA MALATI SOMMERSI

Sono 170.376 i pazienti italiani che hanno potuto beneficiare dei farmaci antivirali ad azione diretta contro l’epatite C-HCV. Di questa rivoluzione si è parlato nel convegno Studio del fegato ‘Lifestyle and the Liver: the New Frontier for Hepatologists’ che si è tenuto all’ Universita’ ‘La Sapienza’ di Roma. Esiste un sommerso di 300mila persone che non sono consapevoli di avere questa patologia e che non sono presi in carico da centri specialistici attrezzati, come ha spiegato Antonio Gasbarrini, coordinatore della Commissione AISF Lifestyle e fegato, e professore Ordinario di Gastroenterologia all’Università Cattolica. E a proposito delle malattie del fegato e della prevenzione, nel convegno si è parlato di stili di vita. Ascoltiamo cosa ha spiegato Salvatore Petta, ricercatore e segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato.

NEL 2018 BOOM DI TRAPIANTI, MA RITARDO AL SUD

Il 2018 è stato il secondo miglior anno di sempre in Italia per la donazione (1.680 casi) e il trapianto di organi (3.718 interventi). A dimostrarlo i dati del Centro Nazionale Trapianti e del ministero della Salute sull’attività svolta nel 2018, che fotografano una tendenza positiva registrata già negli ultimi anni. “Il consolidamento è un ottimo risultato”, ha spiegato il direttore del CNT, Alessandro Nanni Costa. Eppure anche in questo caso emerge un’Italia a due velocità, virtuosa al nord e in ritardo al sud. “Da catanese sono dispiaciuta per l’ultimo posto della mia città”, ha commentato il ministro della Sanità, Giulia Grillo. Il Centro trapianti di Torino è stato quello che ha realizzato il maggior numero di interventi (377), ma è la Toscana è la regione leader per il maggior numero di donatori utilizzati per milione di abitanti, mentre l’aumento maggiore si registra in Sardegna.

GIOVANI POCO INFORMATI SUL SESSO, IL WEB È LA PRIMA FONTE

Un adolescente su tre ha gia’ avuto rapporti sessuali completi (35% uomini, 28% donne), tra i metodi contraccettivi piu’ conosciuti ci sono il preservativo (99%) e la pillola (96%). È quanto emerge dai risultati dello studio nazionale sulla fertilita’ presentato martedi scorso al ministero della Salute. L’indagine ha toccato 16.063 studenti di 16-17 anni e coinvolto 941 classi terze di 482 scuole secondarie di secondo grado. La maggior parte dei giovani (89% i maschi e 84% le femmine) cerca informazioni su internet. Rimane stabile la percentuale di chi non usa alcun metodo di contraccezione, (10%), mentre aumenta l’utilizzo del preservativo (77%) ma anche coito interrotto (26%) e calcolo dei giorni fertili (11%). “Occorre promuovere anche nelle scuole una corretta educazione ai temi della salute sessuale”, ha dichiarato il ministro della salute Giulia Grillo.

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