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Due anni senza Giulio Regeni, ma l’Europa parla di turismo e difesa

Tanti accordi, ma pochi i richiami ai diritti umani

Pubblicato:25-01-2018 16:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:23
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ROMA – A due anni dal sequestro di Giulio Regeni, il ricercatore di Cambridge ritrovato ucciso mentre conduceva uno studio sui sindacati egiziani al Cairo, l’agenzia Dire traccia una breve panoramica dei rapporti che il governo del Cairo da allora intrattiene coi vari attori europei.

Numerose le visite che culminano in accordi bilaterali, spesso nel campo della cooperazione militare in chiave anti-terrorista, o nel turismo e l’economia.

La vicenda del 26enne ucciso in circostanze oscure, ma su cui si fa sempre più concreta la pista dei servizi segreti egiziani, non caratterizza il dialogo bilaterale.


Non solo Russia e Stati Uniti, ma anche i paesi del Vecchio continente vendono armi al regime di Al-Sisi, in un giro d’affari che raggiunge milioni di euro. Solo di recente Berlino ha imposto uno stop all’export di armamenti oltre che in yemen, anche verso l’Egitto.

A ottobre scorso, gli eurodeputati italiani hanno protestato in emiciclo per l’istituzione di un partenariato Ue-Egitto per il periodo 2017-2020.

Le priorità su cui fondare la collaborazione indicate dal Commissario Miguel Arias Canete sono:

‘Supporto per le riforme strutturali ed economiche, forte cooperazione contro terrorismo e immigrazione illegale, Egitto partner fondamentale nella regione anche per i conflitti nel Medio oriente e difesa dei diritti umani e dello Stato di diritto nel Paese’

Di seguito, i principali incontri al vertice seguiti al ritrovamento del cadavere sfigurato di Giulio, il 3 febbraio 2016

Clicca qui per vedere l’infografica interattiva

Paesi Bassi:

24 marzo 2016, il ministro degli esteri diffonde una dichiarazione in cui si dice ‘preoccupato per la situazione dei diritti umani in Egitto’ e per la ‘minaccia’ alle libertà di associazione, espressione, assemblea.

Ungheria:

Giugno 2016, Orban incontra Al-Sisi al Cairo. Qui, afferma: ‘Non siamo maestri di democrazia. A ogni nazione spettano le proprie decisioni’. Anche più recentemente, sono stati numerosi gli incontri al vertice mirati a migliorare la cooperazione tra Il Cairo e Budapest in vari settori.

Malta:

Dicembre 2016, il presidente Sisi incontra insieme al ministro degli Esteri Shoukry il capo della diplomazia maltese George Vella. Insieme affermano di voler ampliare i rapporti di cooperazione, in particolare nella lotta al terrorismo.

Danimarca:

2017, il Paese ospita una campagna di promozione del turismo in Egitto sul portale ‘Tripadvisor’ e lancia la prima linea aerea diretta a Sharm El Sheikh. I due paesi cooperano in diversi settori, e il network per il business danese-egiziano (Dbcc), promosso dall’Ambasciata danese in Egitto, favorisce gli investimenti e il commercio bilaterale.

Germania:

2 marzo 2017, Angela Merkel incontra Al-Sisi in Egitto, dove i due annunciano ‘stretta collaborazione’ sul contrasto alle migrazioni. Al presidente, Merkel solleva anche il problema dei diritti umani. Ad agosto, le autorità di Berlino annunciano un accordo per limitare il flusso di persone provenienti dal Paese arabo. A novembre, la polizia tedesca cancella un programma di training per funzionari del ministero dell’Interno egiziano, al fine di evitare che le competenze in materia di cyber-security siano usate per perseguire gruppi diversi da quelli terroristici. Questa settimana, la Germania ha annunciato la sospensione delle esportazioni di armamenti verso i paesi coinvolti nella guerra in Yemen, tra cui l’Egitto.

Austria:

24 maggio 2017, il cancelliere Christian Kern visita il Cairo. In quell’occasione, Al-Sisi parla del ‘legame forte’ tra Vienna e l’Egitto. A ottobre del 2016, il forum austro-egiziano sugli affari si impegna ad aumentare le relazioni commerciali bilaterali.

Belgio:

Giugno 2017, l’ambasciatrice al Cairo Sibille De Cartier annuncia al ministro dell’Economia del Cairo, Sahar Nasr la volontà delle 186 compagnie belghe presenti in Egitto di aumentare gli investimenti nel Paese.

Estonia:

Agosto 2017, il ministro degli Esteri Sameh Hassan Shoukry arriva nel Paese per la prima visita di alto livello dell’Egitto in Estonia. Qui, insieme al presidente Kersti Kaljulaid e al ministro degli Esteri Sven Mikser parla di ‘aumentare la cooperazione’ in tutti i campi.

Repubblica Ceca:

5 settembre 2017, secondo l’ambasciatrice ceca al Cairo, Veronika Kuchynová, l’Egitto ha ritardato le indagini sull’uccisione di una donna ceca a Hurghada ‘per paura di allontanare i turisti’. Secondo fonti governative la stessa Kuchynová avrebbe invitato Al-Sisi, il 28 ottobre dello stesso anno, a visitare Praga, parlando di ‘eccellenti rapporti bilaterali’.

Portogallo:

19 ottobre 2017, il ministro degli Esteri Antonio Santos Silva incontra l’omologo Shoukry al Cairo, firmano cinque accordi di cooperazione in vari settori civili. Il 15 dicembre dello stesso anno, il ministro della Produzione militare Mohammed Saeed el Assar discute con l’ambasciatrice del Portogallo al Cairo, Madalena Fischer, di cooperazione in campo industriale.

Francia:

24 ottobre 2017, Macron incontra Al-Sisi a Parigi: insieme discutono di sicurezza, terrorismo e migrazioni. In quell’occasione, il capo dell’Eliseo afferma alla stampa che non intende ‘dare lezioni’ ad Al-Sisi in materia di diritti umani.

Croazia:

3 novembre 2017, il ministro della produzione militare Mohamed Saeed el Assa discute con l’ambasciatore croato al Cairo su come ampliare la cooperazione nell’industria militare e civile. Alla fine dello stesso mese il ministro degli Esteri Sameh Shoukry discute con l’omologo croato Marija Buri su come aumentare i rapporti bilaterali in diversi campi.

Finlandia:

6 novembre 2017, il ministro degli Esteri Timo Soini incontra il suo omologo Shoukry e il presidente Al-Sisi a Sharm El-Sheikh per parlare di cooperazione, in particolare in materia di sicurezza e migrazioni. È la prima visita di alto livello delle autorità finlandesi in Egitto dal 2009.

Bulgaria:

7 novembre 2017, il ministro egiziano della Produzione militare, Mohamed Al-Assar, discute con l’ambasciatore bulgaro Lubomir Popov nuove forme di cooperazione congiunta nei campi dell’industria civile e militare.

Cipro:

20 novembre 2017, Al-Sisi visita Cipro e incontra l’omologo Nicos Anastasiades, con cui raggiunge accordi di cooperazione energetica. Anastasiades afferma che Cipro si impegna a favorire le relazioni tra Unione Europea ed Egitto. Nella stessa occasione, i due leader si impegnano in diversi altri campi insieme al greco Alexis Tsipras, tra cui quello della lotta alle migrazioni illegali e al terrorismo.

Grecia:

21 novembre 2017, Il presidente Alexis Tsipras incontra Al-Sisi a Cipro per discutere di cooperazione energetica e firma accordi anche in altri campi, tra cui quello del turismo. Per gli esperti dello European council for foreign relations, la Grecia è capofila di un gruppo di Paesi del sud dell’Europa che premono per una piena normalizzazione dei rapporti tra l’Unione e il Cairo.

Irlanda:

gennaio 2018: Il ministro degli Esteri Sameh Shoukri ha affermato che terrà consultazioni periodiche su diversi argomenti con l’omologo Simon Coveney, in visita al Paese arabo insieme al vice premier. I dialoghi, ha affermato Coveney, hanno riguardato diversi ambiti, compresi i diritti umani, il commercio e le sfide regionali e internazionali.

Italia:

20 gennaio 2018, Secondo il sito del governo egiziano, il nuovo ambasciatore al Cairo Giampaolo Cantini ha discusso la scorsa settimana con il ministro della Produzione militare Mohamed el Assar. L’incontro avrebbe riguardato la cooperazione tra le industrie dell’esercito egiziano e le aziende italiane, con particolare riferimento ai macchinari agricoli e all’industria dei software e della difesa. Alla fine dell’anno scorso, il ministro degli Esteri egiziani Shoukry era in visita a Roma, dove ha incontrato l’omologo italiano Angelino Alfano.

Regno Unito:

Questo mese il ministro degli Esteri Boris Johnson decide, insieme all’omologo italiano Angelino Alfano, di autorizzare gli inquirenti italiani a interrogare la professoressa Maha Abdelrahman, tutor di Giulio Regeni all’università di Cambridge. A febbraio del 2017, il ministro britannico ha visitato il Cairo per discutere ‘un’ampia gamma di questioni’ con il presidente Al-Sisi, ma anche ‘incontrare attivisti per i diritti umani’. Ad agosto dello stesso anno Il Cairo riceve anche la visita del ministro per lo Sviluppo Internazionale Alistair Burt, che con le autorità egiziane sigla accordi di cooperazione in diversi ambiti. In un articolo apparso in arabo sul quotidiano ‘Al-Ahram’ pochi giorni dopo, Burt si schiera con l’Egitto contro i Fratelli musulmani.

Spagna:

Già il 30 aprile 2015, nel corso della visita ufficiale di Al-Sisi a Madrid, si erano registrate reazioni indignate da parte degli attivisti per i diritti umani. I due paesi firmano accordi di cooperazione in diversi settori, tra cui quelli della lotta alle migrazioni, al terrorismo e alla criminalità organizzata

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