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Report del Consiglio grande e generale del 24 gennaio

SAN MARINO - Il Consiglio Grande e Generale prende avvio dedicando il dibatitto in comma Comunicazioni a due vicende

Pubblicato:25-01-2018 14:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:23

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SAN MARINO – Il Consiglio Grande e Generale prende avvio dedicando il dibatitto in comma Comunicazioni a due vicende che, in particolare, coinvolgono i consiglieri Massimo Andrea Ugolini, Pdcs, ed Elena Tonnini, Rete. Il primo infatti esprime tutto il suo rammarico e stupore rispetto alla delibera di fine dicembre del congresso di Stato che dà mandato all’Avvocatura di Stato di procedere nel valutare possibili iniziative nei suoi confronti, in qualità di ex presidente della Commissione Affari di Giustizia, per la mancata volontà di convocare lo stesso organismo. Tonnini invece rivela all’Aula di aver ricevuto notifica di comparizione, da parte del tribunale del Lussemburgo, a seguito di una richiesta risarcitoria mossa dall’azienda Advantage Financial di Francesco Confuorti.

Sulla prima vicenda, le posizioni di maggioranza e opposizione restano distanti: dalla minoranza, Iro Belluzzi, Psd, interpreta la delibera dell’esecutivo come una vera e propria “intimidazione”, mentre lo stesso segretario di Stato per gli Affari Interni, Guerrino Zanotti, respinge l’accusa e assicura che “non vi è alcuna denuncia- spiega- si tratta di chiarire le responsabilità di un consigliere nell’atto di assunzione di una determinata carica, quella di Presidente della Commissione, seppure dimissionario è infatti un soggetto tenuto a convocarla”.

Sulla seconda questione, al contrario, gli interventi sono unanimamente concordi con le preoccupazioni espresse dalla stessa Tonnini. “Il parlamento deve sapere di probabili ingerenze esterne che un consigliere può subire da tribunali di altri Paesi- manda a dire la stessa- oggi è Confuorti a chiedere a me i danni dal Lussemburgo, domani può essere chiunque ad essere denunciato al tribunale di un altro Paese”.


A conclusione del dibatitto sono presentati due Odq relativi a entrambe le vicende. Il primo, presentato dal capogruppo Pdcs, Alessandro Cardelli, è sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione e chiede, in sostanza, il ritiro della delibera che riguarda Ugolini. In dettaglio, l’ordine del giorno “impegna il congresso di Stato a prendere atto della inopportunità della delibera (relativa al mandato dell’Avvocatura nei confronti del consigliere Massimo Andrea Ugolini) al fine di non generare ulteriori conflitti istituzionali e dunque a procedere con il ritiro o richiedere all’Avvocatura di non procere con l’oggetto della delibera n. 121”.

Il secondo Odg, presentato da Marianna Bucci di Rete e sottoscritto da tutte le forze consiliari “impegna il governo, attraverso il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, a dare immediato impulso alle relazioni diplomatiche esistenti tra San Marino e gli Stati esteri, e quindi ad avviare ogni relazione utile a ribadire, nel rispetto del principio di indipendenza di ciascuno Stato, l’insindacabilità delle funzioni parlamentari sammarinesi, nonché ad avviare iter normativi finalizzati a rafforzare la tutela parlamentare per le idee e i discorsi pronunciati nell’ambito della proprie funzioni pubbliche”.

La seduta termina con la risposta alle interpellanze: i lavori riprenderanno in seduta notturna con la messa al voto dell’Odg sottoscritto da tutti i gruppi consiliari. L’ordine del giorno delle opposizioni verrà invece messo in votazione al termine della sessione.

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