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Iuss Pavia, Normale e Sant’Anna: nasce la trilaterale del Sapere

Gli obiettivi della neonata formazione a tre sono competitività ed eccellenza

Pubblicato:25-01-2018 14:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:23
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PAVIA – Federazione a tre e nuovo statuto, formazione con obiettivo gratuità per i corsi ordinari; dipartimento di eccellenza e progetti strategici di ateneo. Questi gli argomenti principali trattati in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2017-2018 della Scuola superiore universitaria Iuss Pavia. All’evento hanno partecipato Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, e Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa. Alberto Monti, docente ordinario di Diritto privato comparato alla Iuss, ha tenuto la Lectio Magistralis dal titolo “Le regole del rischio”.

“Quest’anno l’inaugurazione è ricca di novità, a partire dalla approvazione del nuovo statuto che sancisce la nascita della Federazione a tre con la Scuola Normale e Scuola Sant’Anna di Pisa”, spiega il rettore Iuss Michele Di Francesco.

“Mi piace anche ricordare- sottolinea il rettore- anche la collaborazione sempre più stringente con l’Università di Pavia e i Collegi grazie alla quale abbiamo fatto passi importanti nella promozione del diritto allo studio”.


La Federazione tra Iuss Pavia, Scuola Normale e Scuola Superiore Sant’Anna è stata pensata e voluta con tre precisi obiettivi, quello di “ottimizzare l’offerta formativa per i giovani capaci e meritevoli”, quello di “rendere più visibile e competitivo il sistema nazionale della formazione avanzata”, e quello di “aumentare la competitività internazionale delle scuole”.

Ogni istituto infatti manterrà la propria autonomia, ma ci saranno un unico consiglio di amministrazione, un unico collegio dei revisori ed un unico nucleo di valutazione.

Per il resto, l’intesa produrrà un nucleo di 228 docenti e ricercatori; 558 individui addetti come personale di ricerca, 440 nel personale tecnico amministrativo, 660 allievi di corsi ordinari, e 715 allievi di dottorato, di cui il 25% circa stranieri.

La Federazione si concentrerà soprattutto sulla didattica interscuole, sui centri di ricerca interateneo, sulle politiche di reclutamento coordinate, sui bandi di dottorato coordinati, sulla collaborazione a livello amministrativo, sull’orientamento comune.

 

 

Una alleanza tra Iuss, collegi di merito, EDIsU e Università di Pavia ha poi permesso, a partire da questo anno accademico, di garantire ai migliori studenti un percorso di studio totalmente gratuito. Ai migliori 16 studenti è stata garantita la gratuità dell’alloggio e della frequenza universitaria per l’intero ciclo di studi, mentre gli altri allievi si avvarranno di un premio di mille euro che si aggiunge alla già prevista riduzione della retta collegiale in base al reddito. A questo si aggiunge la decisione dell’Università di Pavia di aumentare il numero di coloro che possono usufruire dell’esenzione delle tasse, alzando il modo significativo la soglia di reddito che permette di usufruire di questo beneficio.

Viene così riconosciuta la promozione al diritto allo studio di tutti gli studenti e la valorizzazione dei “capaci e meritevoli”.

Il progetto di sviluppo presentato dalla Iuss prevede tre filoni di ricerca scientifica nel campo dell’ingegneria, orientati allo sviluppo di “un approccio globale per la valutazione di rischio e resilienza di infrastrutture critiche, soggette a diversi tipi di catastrofi naturali“.

Si svilupperanno poi metodi e tecnologie orientate alla riduzione delle perdite attese nelle costruzioni per effetto di eventi sismici, mentre verrà rivisto l’approccio di valutazione “delle azioni indotte da moti sismici all’ambiente costruito e di appropriate tecniche di progetto, volte ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili”.

Verrà poi realizzata una nuova attrezzatura sperimentale, unica a livello mondiale, in grado di effettuare esperimenti su grande scala, “simulando la risposta di qualsiasi coppia contigua di piani di edifici di qualsiasi altezza”.

Infine, verrà costituito un Museo Internazionale dell’Ingegneria sismica.

Sull’aspetto didattico, verrà promosso anche a livello internazionale, il dottorato in Comprensione e Gestione delle Situazioni Estreme, “anche con la stipula di accordi per il rilascio di titoli multipli o congiunti”, mentre a livello nazionale ed internazionale verrà lanciata la Laurea Magistrale Interateneo in Civil Engineering for Mitigation of Risk from Natural Hazards, “con l’obiettivo di posizionarsi ai più alti livelli di attrattività per studenti motivati”.

Da segnalare che il progetto è stato il migliore dei quattordici che si sono aggiudicati il finanziamento quinquennale Miur di 6,65 milioni di euro, di cui 1,25 milioni per investimenti. Ottimo, infine, il risultato di squadra della Federazione Iuss- Sant’Anna- Normale con cinque dipartimenti ammessi su cinque per un totale di 30 milioni di euro di finanziamento.

DI FRANCESCO (IUSS): ESPERIMENTO A SERVIZIO DEL PAESE

Oltre ad essere “un esperimento che mettiamo al servizio della comunità nazionale e che permetterà anche alle altre università italiane di trovare forme di collaborazione”, l’accordo trilaterale tra Iuss, Normale di Pisa e Università Sant’Anna (sempre a Pisa) può avere tre vantaggi fondamentali. Ne è convinto il rettore della Scuola universitaria superiore IUSS di Pavia, Michele Di Francesco.

“Il primo- racconta Di Francesco- è che le università in un unico consiglio di amministrazione potranno programmare la propria attività didattica e di ricerca, il secondo vantaggio è che facendo questo potranno offrire servizi maggiori per i loro allievi e migliorare la qualità della formazione”. C’è poi il terzo vantaggio, spiegato dal rettore a margine dell’evento, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo pavese: “Le tre scuole- chiosa Di Francesco- messe insieme hanno dei numeri che sono competitivi con le migliori realtà internazionali”.

PERATA (S.ANNA): ALLEANZA RISPOSTA A COMPETITIVITÀ

“Negli ultimi dieci anni le università del nord Europa hanno visto una crescente attività di fusione, mentre il sud Europa è totalmente inattivo in questo senso. È chiaro che la riorganizzazione attraverso confederazioni e accordi tra università è una delle possibili soluzioni alla necessità di competitività che ha il sistema universitario italiano”. È l’auspicio di Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, intervistato a margine della sottoscrizione della federazione trilaterale. A detta di Perata i vantaggi per gli studenti saranno molteplici, perché “troveranno un contesto più ampio, con più discipline scientifiche rappresentate, e una struttura focalizzata su temi scientifici trasversali; pensiamo al tema dei cambiamenti climatici, o alle scienze politiche”.

BARONE: ATENEI A STATUTO SPECIALE MODELLI POSITIVI

“Le scuole a statuto speciale devono essere modelli positivi per tutto il sistema universitario. Non siamo più piccoli e più flessibili, possiamo sperimentare e le sperimentazioni migliori le proponiamo al sistema nazionale”. A dirlo è il direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, Vincenzo Barone, ascoltato a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola Superiore Universitaria IUSS Pavia. “L’offerta didattica prevederà anche persone e docenti in compartecipazione- spiega Barone- accumulando competenze diverse”. Un vantaggio che a detta del direttore “è in realtà lo stesso che ci sarà sulla ricerca, che pur mantenendo dimensioni piccole può raggiungere una massa critica sostanziosa che ci permetterà da un lato di competere maggiormente sul mercato internazionale- aggiunge- e dall’altro di migliorare l’offerta formativa”. Una federazione che porterà novità anche in fatto di governance: “Ci sarà un unico cda con rappresentati di tutte e tre le scuole. Pensiamo a una razionalizzazione di alcuni aspetti normativi e pur non integrando tutti gli uffici, vogliamo omogeneizzare e rendere più simili le varie pratiche amministrative dei tre atenei”.

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