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Migranti, a Bologna in 120 per il pellegrinaggio mondiale della Caritas

In 120 hanno sfidato pioggia e freddo questa mattina a Bologna per aggiungere un pezzetto al pellegrinaggio mondiale

Pubblicato:24-11-2018 14:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49

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BOLOGNA – In 120 hanno sfidato pioggia e freddo questa mattina a Bologna per aggiungere un pezzetto al pellegrinaggio mondiale lanciato dalla Caritas nel 2017 come segno di vicinanza e sostegno ai migranti, con l’obiettivo di raggiungere un milione di chilometri percorsi in due anni. Ad oggi la campagna ha raggiunto i 27.558 chilometri di cammino, grazie all’apporto di adesioni in diverse città del mondo.

A Bologna, la Caritas ha radunato un centinaio di persone nella parrocchia di Santa Maria Assunta a Borgo Panigale. Da lì, il gruppo è partito a piedi per raggiungere Villa Pallavicini, dove da qualche anno vengono accolti i rifugiati. Un percorso di 3,5 chilometri, che moltiplicato per il numero di partecipanti (questo il meccanismo della campagna) porta al pellegrinaggio internazionale una dote di circa 400 chilometri.


Durante la camminata, guidata dal direttore della Caritas di Bologna, don Matteo Prosperini, sono state lette e raccontate le vicende di alcuni migranti arrivati sotto le Due torri dall’Africa. Storie di marce forzate attraverso il deserto, di violenze subite, di botte e torture nei campi in Libia, di traversate nel mar Mediterraneo sui barconi.

Di speranza in un futuro migliore all’arrivo in Italia e a Bologna, grazie anche ai percorsi di integrazione in cui sono stati coinvolti. Come il progetto “Pro-tetto rifugiato a casa mia”, realizzato in alcune parrocchie di Bologna, che ha visto in questi anni l’accoglienza di 123 migranti, molti dei quali oggi vivono in autonomia con una casa e un lavoro. “Vorremmo che partisse da qui un messaggio positivo e una narrazione reale- dice don Prosperini- per smitizzare alcune paure e collaborare alla cultura dell’incontro”.

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Alla camminata per i migranti ha partecipato anche l’attore Alessandro Bergonzoni. “Per me la razza è solo un pesce- dice con uno dei suoi consueti calembour- oggi si prende posizione coi click, noi invece prendiamo posizione camminando. Non sono solo parole, sono fatti. In molte persone c’è la percezione che il problema dei migranti sia acqua passata. Ma in quell’acqua continuano ad annegare”. Bergonzoni si dice poi dispiaciuto che “sia solo la Chiesa” a occuparsi di questo problema, perchè “è un tema spirituale che c’entra con tutti”. Secondo l’artista, però, “mancano le anime per fare politici nuovi. Oggi non c’è nessuno che può incarnare quello che si deve fare e infatti la piazza sta diventando l’opposizione”. E aggiunge: “La gente vota per la sicurezza perchè ha paura. Ma siamo sicuri che questi siano politici? Siamo sicuri che abbiano un’anima? Siamo sicuri che non siano pazzi? Il tema della delinquenza non è legato ai migranti. Il decreto Sicurezza è una pazzia”.

All’arrivo a Villa Pallavicini, si unisce all’iniziativa anche l’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi. “Quella di oggi è una camminata bellissima- commenta- ci fa capire che siamo tutti poveri uomini in cammino. Ma dobbiamo imparare a camminare insieme, a farlo con gli altri, perchè da soli ci si perde e si fa più fatica. Dobbiamo andare nella stessa direzione”, esorta Zuppi.

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