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Trailer nei libri, fiabe e spot per promuovere libri e musei; se gli studenti

Ecco il progetto 'Io amo i beni culturali' dell'Istituto per i beni culturali dell'Emilia-Romagna

Pubblicato:24-11-2017 17:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:56

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ROMA – Trailer video inseriti nelle copertine dei libri e attivabili attraverso codici Qr. Ma anche filmati spot sui social media per promuovere la lettura di romanzi. Oppure ancora, patrimoni culturali ‘spiegati’ con una fiaba inventata ad hoc. Per una volta, gli studenti sono entrati in musei e biblioteche non solo per ammirare o ascoltare, ma per cambiare le cose in meglio, e queste sono alcune delle idee che hanno partorito.

I PROGETTI DEGLI STUDENTI

I trailer per i libri li hanno inventati i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Bazzano-Monteveglio (Bologna); gli spot portano la firma degli studenti entrati nella biblioteca di San Possidonio (Modena). Un cortometraggio sulle opere dei fratelli Carracci esposte nella Pinacoteca di Bologna lo hanno invece realizzato gli alunni dell’Istituto comprensivo 9 di Bologna. Arriva invece da Reggio Emilia una banca dati dei musicisti attivi sul territorio: ci hanno ‘lavorato’ i ragazzi dall’istituto ‘Da Vinci’ immaginando anche un ambiente virtuale per conoscere le opere musicali di questi artisti partendo da un quartiere e allargandosi al mondo. E questi sono solo alcuni dei 20 progetti che sono stati selezionati per la settima edizione del concorso ‘Io amo i beni culturali’, relativa all’anno scolastico 2017-2018, presentati nei giorni scorsi in a Bologna dall’Istituto beni culturali.

“‘Io amo i beni culturali’ punta alla divulgazione del patrimonio museale, archivistico, bibliotecario e culturale in maniera attiva- spiega Roberto Balzani, presidente dell’Ibc– potenziando non solo le possibilità di crescita per gli studenti delle scuole ma anche dei musei o dei fondi librari stessi”. In questo modo, i ragazzi non si avvicinano in maniera passiva alla conoscenza del territorio ma collaborano per lasciare qualcosa di tangibile e fruibile da chi verrà dopo di loro.


OGNI ANNO FINANZIATI 20 PROGETTI

Roberto Balzani

Raccolte le idee dei ragazzi, “ogni anno vengono finanziati 20 progetti vincitori, 10 per la categoria musei e 10 per la categoria archivi e biblioteche, per poi realizzarli- spiega Valentina Galloni, responsabile Ibc del progetto- attraverso uno stanziamento di 80.000 euro, 2.000 euro per le scuole e 2.000 per i partner culturali”. Presentati in Regione anche i 20 progetti vincitori dell’anno 2016-2017 (la sesta edizione), a cui hanno partecipato 44 scuole, 2.200 studenti e 98 enti tra musei, fondi archivistici, biblioteche e associazioni regionali. E con questi sono stati nominati anche quelli per il 2017-2018. “Novellare”, ad esempio, è un progetto del 2016-2017 e recupera il patrimonio storico-artistico di musei e lo trasmette in forma di fiaba illustrata.

L’AUDIOTOUR MULTIMEDIALE PER UTENTI DISABILI

I ragazzi dell’istituto comprensivo ‘Albert Einstein’ (Reggio Emilia) hanno poi scritto 26 racconti sugli oggetti dei musei o sui mosaici medievali, mentre gli studenti del classico ‘Ariosto’ del capoluogo reggiano li hanno illustrati. Il tutto affiancando oggetti e ornamenti di tradizioni lontane, frutto del contesto sociale multietnico delle scuole protagoniste del progetto. Anche la scienza è protagonista fra i progetti vincitori. Come nel caso di ‘Comunicare in…Beacons’, in cui il liceo ‘Morandi’ di Finale Emilia (Modena) collabora con il Museo del cielo e della terra di san Giovanni in Persiceto (Bologna), dotando il laboratorio di fisica di un’audioguida trasmessa con comunicazione wireless a fari. L’audiotour multimediale, oltre a giochi a quiz personalizzati, è ideato per utenti disabili. ‘La cesta dell’ortolano piacentino‘, degli istituti agrari e albergieri ‘Raineri-Marcori’ (Piacenza), recupera pietanze andate perdute, storia e sapori del passato attraverso il patrimonio librario della biblioteca ‘Passerini Landi’ del capoluogo di provincia.

UN BASSORILIEVO VESTITO ALLA MODA PER I NON VEDENTI

Questi progetti puntano a diffondere i saperi nei vari campi, dalla fisica alla storia, dalla gastronomia all’arte, includendo tutte le fasce della popolazione e lasciando un segno tangibile per il futuro. “In una delle scorse edizioni, ad esempio, i ragazzi di un istituto professionale hanno realizzato un bassorilievo, con gli abiti realizzati da una scuola di moda, per riprodurre un affresco che fosse tangibile per utenti ‘non vedenti’“, segnala Valentina Galloni, responsabile dell’Ibc per il concorso. “Lo scopo è far rimanere una testimonianza effettiva del lavoro svolto dai ragazzi per la crescita sociale e culturale della comunità”.

Oltre la copertina‘, uno dei progetti vincitori per il 2016-2017, è stato realizzato dall’Istituto comprensivo 11 (Bologna) con la collaborazione della biblioteca del Centro documentazione handicap, coinvolge ben 240 studenti nella creazione di un percorso accessibile alla lettura e alla comprensione della realtà da parte di tutti. Gli alunni sono stati istruiti all’utilizzo di ‘SymWrite’, uno dei software specializzati nella traduzione dei testi in sequenze di simboli, con educatori specializzati e animatori con disabilità, un’esperienza per superare gli stereotipi legati alla diversità puntando all’inclusività sociale. Fra i vincitori per il 2018, ‘Piacenza nel medioevo‘, realizzato dal liceo ‘Melchiorre Gioia’, ha lo scopo di rendere accessibile a ipovedenti e ipoudenti la collezione di sculture dei musei di palazzo Farnese, attraverso un percorso sensoriale.

di Giuseppe Gabrieli, giornalista

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