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Niccolò Fabi, meraviglioso ascoltare storie di bimbi salvati da Ecmo

Al Bambino Gesù un risultato di grande solidarietà

Pubblicato:24-11-2016 16:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:20

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niccolo-fabi-ecmoROMA – “L’anno prima di muoverci per dotare l’ospedale Bambino Gesu’ dell’attrezzatura Ecmo su ambulanza noi avevamo fatto una donazione all’ong ‘Medici con l’Africa’ ed eravamo riusciti a ristrutturare un ospedale pediatrico nel Sud dell’Angola in tempo minore di quanto abbiamo dovuto aspettare per avere una firma. Il fatto che avere una firma in Italia fosse piu’ complicato che ristrutturare un ospedale pediatrico in Angola fu una cosa che da cittadino italiano mi fece sentire umiliato. Poi per fortuna grazie a tanti individui appassionati e alla forza che gli italiani hanno in queste occasioni di solidarieta’ siamo riusciti a sbloccare questo meccanismo e a far partire questa rete meravigliosa”.

Niccolò Fabi Ecmo esperienza meravigliosa

Con queste parole Niccolo’ Fabi ha commentato a diregiovani.it le difficolta’ raccontate assieme al dottor Matteo Di Nardo nel corso dell’evento organizzato stamattina per festeggiare i 5 anni di attivita’ dell’Ecmo respiratorio dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesu’ di Roma all’audiotorium del ministero della Salute a Roma. Difficolta’ di natura burocratica incontrate per sbloccare un’ambulanza ferma a Monza e attrezzata grazie alla raccolta fondi promossa da Fabi con una partita il 30 agosto del 2012. L’iniziativa di solidarieta’ nasce da un’esperienza dolorosa vissuta dall’artista romano nel 2010 con la perdita della figlia Olivia, ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Bambino Gesu’ in seguito ad una meningite fulminante. Nel reparto, l’incontro “cruciale” con il medico anestesista e rianimatore Matteo Di Nardo, con cui e’ nata l’idea di attivarsi per dotare il centro di cura capitolino di un’ambulanza con attrezzatura Ecmo (Extra Corporal Membrane Oxygenation), per salvare bambini affetti da gravi crisi respiratorie e/o cardiache.

“Per me e’ stato meraviglioso – continua Fabi – ascoltare le storie raccontate dai genitori dei bambini salvati dalla terapia Ecmo. È quello che speravamo. L’unico grande pericolo di un dolore e’ che ti chiuda, che in qualche modo ti faccia provare rabbia, invece che empatia. In realta’- conclude- la cosa incredibile dell’esperienza dolorosa e’ proprio l’empatia con gli altri e quindi il fatto che, inevitabilmente, vivi le guarigioni degli altri come fossero una tua guarigione”.


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