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Il Piano del Governo, Renzi: “Nuovo Umanesimo contro il terrore” LEGGI

La risposta "non può essere solo securitaria", spiega Renzi

Pubblicato:24-11-2015 17:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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ROMA –  La premessa e’ che “i terroristi vogliono colpire il nostro modo di vivere”. Per questo “ogni centesimo speso in sicurezza non sara’ un costo ma un investimento se ci ricordiamo cosa stiamo difendendo: la nostra identita’. Noi non ci rassegneremo al terrore. Serve un nuovo umanesimo”. Cosi’ Matteo Renzi illustra, nel discorso ai Musei capitolini, il piano del governo per fronteggiare il rischio terrorismo.

renzi

“Per ogni euro in piu’ investito sulla sicurezza ci deve essere un euro in piu’ investito sulla cultura. Per ogni intervento sulla cyber security deve crescere una start up. Ci deve essere piu’ pulizia nelle nostre periferie. La risposta non puo’ essere solo securitaria“, dice il premier. Sono due i miliardi messi in campo dal governo, inseriti nella legge di stabilita’ e proposti al voto di tutto il Parlamento. Il finanziamento arriva dal rinvio dello sgravio Ires al 2017, nel rispetto dei vincoli di bilancio comunitari. In questo modo si stanziano due miliardi, uno per la sicurezza e uno latu sensu per la cultura e la valorizzazione urbana. In ognuno dei due campi, l’intervento governativo seguira’ 4 linee di intervento, 8 in tutto.  Il piano del governo contro il terrorismo prevede un investimento di due miliardi di euro in due grandi settori di intervento: Sicurezza e identita’ culturale.


SICUREZZA – Quattro le linee guida per l’investimento in sicurezza. Centocinquanta milioni di euro andranno alla cyber security, “nel rispetto della privacy possiamo e dobbiamo fare di piu’ per integrare le banche dati, per valorizzare gli strumenti innovativi e per controllare potenziali sospetti”. Sara’ poi esteso “il bonus 80 euro a tutte le donne e gli uomini che lavorano con le forze dell’ordine a cominciare da chi sta sulla strada”. Il terzo filone di investimenti prevede “50 milioni di euro per innovare” la strumentazione delle forze dell’ordine ma a patto che ci sia una riorganizzazione degli apparati. “Abbiamo cinque forze di polizia. Sono troppe. Devono diventare 4 entro l’anno. La forestale entrera’ nei carabinieri”, dice Renzi. Infine “500 milioni di euro per la difesa italiana, con investimenti efficaci finalizzati a dare una risposta immediata alle esigenze strategiche, non a quelle quotidiane e organizzative. Siamo orgogliosi dei nostri militari non faremo mai mancare il nostro sostegno”.

CULTURA E VALORIZZAZIONE URBANA – Il miliardo investito “nella nostra identita’” prevede il finanziamento di “500 milioni di euro alle citta’ metropolitane per progetti di intervento per le periferie con interventi, che Renzo Piano direbbe di ‘rammendo’. I progetti vanno presentati entro l’anno e realizzati nel 2016”. Per i diciottenni viene estesa “una misura gia’ prevista per i professori”, e cioe’ “una carta bonus da investire in teatri, musei, concerti e cultura che diventa simbolicamente il modo con il quale lo Stato carica i ragazzi della responsabilita’ di essere protagonisti e coeredi del piu’ grande patrimonio culturale”. Ci saranno poi “cinquanta milioni di euro vanno alle borse di studio: chi e’ meritevole di studiare non puo’ essere fermato per questioni di reddito, anche questo e’ un pezzo della risposta al terrore”. Infine “150 milioni di euro per donare a tutti i cittadini che lo vorranno la possibilita’ di dedicare il 2xmille a una associazione culturale”.

IL PIANO DEL GOVERNO, RENZI: NUOVO UMANESIMO CONTRO TERRORE – “Qualcuno in queste ore sta cercando di equiparare gli immigrati e i rifugiati ai terroristi. Ci sono delle verità che sono inoppugnabili. Chi vuole farci credere che il nemico venga solo da fuori e non che è cresciuto nelle notre realtà urbane, nelle nostre periferie, chi vuole farci credere che basterebbe controllare solo le frontiere sta dando vita a una banale illusione”, spiega Renzi.  “Va detto con chiarezza- aggiunge- che la questione immigrazione e’ seria e importante, va gestita e risolta innanzitutto ponendo fine alle guerre civili. La stragrande maggioranza delle persone che stanno scappando fuggono dalla guerra e dalla violenza, dai tagliatori di teste e dalla fame, fuggono da quelli che sono i nostri stessi nemici. Se queste donne e uomini stanno scappando non lo fanno perchè vogliono la nostra morte ma la loro vita”.

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