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Poliomelite, sul Titano copertura 84,5%. “Unico nel range Oms”, è allarme varicella

SAN MARINO - Contro la poliomelite, ma non solo, la

Pubblicato:24-10-2017 14:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:50

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SAN MARINO – Contro la poliomelite, ma non solo, la guardia resta alta sul Titano. Preoccupano poi i casi in aumento di varicella, tanto che l’Iss sta pensando di adeguarsi all’Italia e inserirla nel piano vaccinale obbligatorio. In occasione del 24 ottobre, Giornata mondiale contro il virus scomparso nella maggior parte dei Paesi, ma ancora presente nel mondo, l’Istituto per la Sicurezza sociale fa il punto sulla situazione: a San Marino non si sono registrati casi di poliomielite dal 1982– riferisce in una nota- e le coperture vaccinali hanno raggiunto una percentuale pari al 84,5%, ovvero 264 vaccinati su 310 nati. Ciò, consente al Titano di rientrare nei livelli minimi riportati nella letteratura scientifica internazionale che pongono il range dell’immunità di comunità per la polio tra 80% e 85%. Ma è l’unica delle nove vaccinazioni obbligatorie nella piccola Repubblica che può vantare tale traguardo.

Iss infatti ricorda che “il tasso di copertura per la polio è l’unico tra le 9 vaccinazioni obbligatorie nel Paese a rientrare nei parametri richiesti dall’Oms e adottati da San Marino attraverso il Piano Sanitario e Socio Sanitario”. Per questo motivo, “in accordo con la Segreteria di Stato alla Sanità, si è ritenuto di promuovere, in occasione della giornata odierna, non solo la vaccinazione contro la polio- sottolienea Iss- ma tutte le vaccinazioni, comprese quella antinfluenzale, la cui campagna inizierà ufficialmente da lunedì 6 novembre“. Ad ogni modo, la politica sanitaria negli ultimi anni non è stata con le braccia conserte in tema di vaccinazioni:tante le campagne di sensibilizzazione e i momenti di formazione interni ed esterni, poi lo scorso gennaio, l’istituzione della Commissione Vaccini. Inoltre “si sta predisponendo- prosegue l’istituto presieduto da Andrea Gualtieri- un aggiornamento del calendario vaccinale che prevede la possibilità di inserire ulteriori vaccinazioni raccomandate”.

Tutte queste attività “stanno producendo risultati positivi- assicura l’Iss- tenuto conto anche della presenza in Repubblica di un fronte contrario alle vaccinazioni”. Di fatto, nei primi nove mesi dell’anno sono più che raddoppiate le vaccinazioni effettuate: si è passati dalle 2.147 dal 1 gennaio al 30 settembre 2016 (di cui 87 contro il meningococco e 10 contro pneumococco negli adulti a rischio) alle 4.432 del 2017 (di cui 1.624 contro il meningococco e 58 contro pneumococco negli adulti a rischio). In aumento anche le vaccinazioni per il papillomavirus: 49 nel 2016, mentre sono 39 quelle effettuate ad oggi a cui vanno aggiunte le circa 100 già prenotate che verranno garantite entro fine anno.


Un ulteriore dato positivo è l’aumento dei tassi di copertura: nei primi 8 mesi del 2016 erano stati 46 i bambini i cui i genitori avevano deciso di obiettare alla vaccinazione. Numero sceso a 30 quest’anno. Al 31 agosto 2017 risultano in totale 645 gli obiettori alle vaccinazioni (alcuni sono obiettori a solo alcune delle vaccinazioni obbligatorie), di cui 569 sono minori di 18 anni. Sono 73 le persone che hanno cambiato idea riprendendo a vaccinarsi o a vaccinare i propri figli. Tra gli ex obiettori anche 4 studenti a seguito dell’obbligo recentemente imposto in Italia. Tutte le 9 vaccinazioni obbligatorie previste dal calendario vaccinale (morbillo, parotite, rosolia, pertosse, tetano, difterite, epatite B, haemofilus influenzae e polio) sono fornite gratuitamente dall’ISS. Altrettanto gratuita, ma solo nei bambini a rischio, è anche la vaccinazione contro la varicella, recentemente introdotta tra quelle obbligatorie in Italia. A tal proposito la Commissione Vaccini ha proposto di inserire la sua vaccinazione nel nuovo piano sanitario vaccinale sammarinese, in attesa di approvazione.

Proprio quest’anno si sono verificati già 506 casi di varicella nella popolazione sammarinese, contro i 107 del 2016 e i 197 del 2015. Che la guardia debba essere mantenuta alta è dimostrato anche dal focolaio di pertosse che si è sviluppato fra il 2016 e 2017, che registra ad oggi un totale di 13 casi. A differenza dell’Italia invece, in Repubblica non si segnalano casi di morbillo dal 2004 (gli ultimi 3 casi si sono avuti nel 2003), tuttavia tra il 2011 e il 2012 si sono avuti due casi importati dall’Italia.

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