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Università, il campus di Forlì sarà verde con 80 alberi e 400 arbusti

I lavori sono quasi finiti: il campus universitario sarà un parco a fruibilità sostenibile fruibile da tutta la città

Pubblicato:24-10-2017 17:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:49

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FORLI’ – Un parco a fruibilità sostenibile. Sono quasi completati i lavori per l’area verde del campus universitario di Forlì che sta diventando un “punto di riferimento fondamentale per la città”, grazie al recupero dei diversi blocchi e padiglioni dell’ex polo ospedaliero e alla realizzazione del Trefolo e del Teaching Hub. Come spiegano il sindaco Davide Drei, il presidente della Fondazione Cassa dei risparmi, Roberto Pinza, e il presidente del campus, Felix San Vicente, per affrontare concretamente i temi del recupero e della rinfunzionalizzazione dell’area verde “è stato necessario portare ogni ipotesi progettuale sul piano della conoscenza del patrimonio ambientale e della sostenibilità dell’intervento, in modo da vedere la realizzazione degli interventi e la fruizione degli spazi in tempi certi”.

UN PROGETTO DA 900.000 EURO SENZA INCARICHI ESTERNI

La progettazione è stata affidata a un gruppo qualificato composto da tecnici presenti negli staff del Comune e di Unibo, a seguito di stipula di apposita convenzione, senza assegnare incarichi di tipo esterno. Una “scelta di natura economica e funzionale”. Il progetto è stato autorizzato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio l’11 marzo 2016, per un finanziamento da 900.000 euro.



UN VIALE PRINCIPALE CICLO-PEDONALE E VIALETTI SECONDARI

Più nello specifico, il vialetto principale si configura come percorso ciclo-pedonale di collegamento tra corso della Repubblica e viale Corridoni, permettendo, inoltre un tragitto diretto e agevole tra Teaching-Hub, padiglioni e mensa. In questa fase, l’accesso avverrà da via Pellegrino Laziosi, ma rimane attuale la previsione di un collegamento diretto dal corso, che si potrà attuare solo dopo il trasferimento della biblioteca Moderna nell’ex Asilo Santarelli.

I vialetti secondari, di dimensioni più contenute, servono per collegare il percorso principale con i padiglioni. Gli alberi preesistenti al progetto erano circa 450, di cui 64 risalenti all’impianto originario del 1915. L’intervento tende quindi a rettificare la carenza di biodiversità, cercando di assecondare e valorizzare il patrimonio arboreo già esistente, che funge da cornice verde alla nuova piantumazione esaltando i colori e la luminosità.

TRA GLI ELEMENTI CLOU LA ‘COLLINA DEI COLORI’ E IL ‘TUNNEL DEI GLICINI’

Ci sono anche alcuni punti focali di grande effetto e prestigio come la cosiddetta “collina dei colori“, il “tunnel di glicini” ed un accesso che sarà di impatto “variopinto” su viale Corridoni. Si è intervenuti su 37 alberature dichiarate instabili o irrimediabilmente compromesse, nessuna delle quali risaliva all’impianto originario del 1915. Sono state in compenso messi a dimora 400 arbusti e 80 nuove alberature comprendenti specie di altissimo valore ornamentale, come ad esempio lo Storace Americano e il cosiddetto “Albero dei Tulipani“.

di Cristiano Somaschini, giornalista

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