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Premio Siani, D’Amelio: “Non ricorda eroe ma ragazzo normale”

NAPOLI - Raccontare Giancarlo Siani, non come un eroe "ma come un ragazzo normale che

Pubblicato:24-09-2018 17:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:35

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NAPOLI – Raccontare Giancarlo Siani, non come un eroe “ma come un ragazzo normale che sognava di vivere in una società più giusta e soprattutto libera dalla criminalità organizzata”. Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, ha motivato così la scelta di assegnare agli scrittori Lorenzo Marone e Giovanni Tizian il Premio Siani 2018, promosso dalla Fondazione Polis della Regione Campania nell’ambito delle celebrazioni per il 33esimo anniversario della scomparsa di Giancarlo Siani, il giornalista de Il Mattino trucidato dalla camorra nel 1985. Marone, autore del libro “Un ragazzo normale” edito da Feltrinelli, ha deciso di scrivere un romanzo “che non parla delle inchieste di Giancarlo ma della sua vita privata – racconta lo scrittore -, dei suoi 25 anni stroncati improvvisamente della camorra. Del sogno che coltivava ogni giorno un ragazzo, appunto, normale. Questo premio non va solo a me ma a tutte le persone che da 30 anni, dalla morte di Giancarlo, hanno deciso di contribuire anche nel loro piccolo alla lotta contro le mafie”.

Un altro riconoscimento è andato a Giovanni Tizian per il suo libro “Rinnega tuo padre”, edito da Laterza, un viaggio-inchiesta che raccoglie le storie di giovani figli di boss di ‘ndrangheta che si sono ribellati ai loro padrini. Una lotta, quella per liberare i ragazzi da un destino già scritto, raccontata attraverso gli occhi di chi, dall’ufficio di frontiera del tribunale di Reggio Calabria, dal 2012 ad oggi ha contribuito a strappare ai clan 50 giovanissimi. “Voi ragazzi dovete essere persone normali. I veri eroi sono coloro che ogni giorno lavorano in modo onesto e corretto, e sono la stragrande maggioranza delle persone. I cattivi sono pochi”, ha detto Paolo Siani, deputato del Pd e fratello del giornalista, rivolgendosi a una rappresentanza di studenti della Campania che oggi hanno affollato l’aula consiliare del Consiglio regionale della Campania, intitolata proprio a Giancarlo Siani.

Nell’ambito del Premio sono stati premiati l’istituto comprensivo Russo-Montale e il liceo Gianbattista Vico di Napoli, in rappresentanza di tutti gli istituti della Campania che hanno aderito al progetto ‘Scuola Viva’ promosso dall’assessorato all’Istruzione della Regione, che consente l’apertura delle aule anche oltre l’orario scolastico per la promozione di attività extracurriculari a ragazzi disagiati e non. 


Riconoscimenti alla rubrica “Telecamere in classe”, promossa da Rai Campania, e al corpo dei Vigili del Fuoco “per l’instancabile e professionale lavoro a difesa della comunità nazionale nei momenti più difficili del Paese”. “Oltre tremila ragazzi, ogni anno, in aula vengono a conoscenza degli scritti di Giancarlo Siani. È il modo più semplice per commemorarlo e far vivere il suo impegno civico”, aggiunge Rosetta D’Amelio, presentando la Circolare diffusa dall’Ufficio scolastico regionale alle scuole della Campania “per favorire il lavoro degli studenti durante tutto l’anno – spiega la direttrice dell’Usr, Luisa Franzese – per l’approfondimento dei temi trattati da Giancarlo Siani nei suoi articoli e raccolti in “Fatti di camorra” di IOD edizioni, per la libertà d’informazione, la responsabilità e la legalità democratica”. Il rettore dell’università Suor Orsola Benincasa, Lucio D’Alessandro, ha consegnato una borsa di studio intitolata a Siani a un giovane studente dell’ateneo campano classificatosi primo nella graduatoria di accesso alla Scuola di Giornalismo del Suor Orsola.

SIANI: “EMERGENZA BABY GANG SOTTOVALUTATA, NO SOLUZIONI TAMPONE”

Il fenomeno delle baby gang “è un’emergenza importante, perfino sottovalutata”. La pensa così Paolo Siani, deputato del Pd e fratello di Giancarlo, il giornalista ucciso dalla camorra nel 1985. Parlando ai ragazzi delle scuole della Campania, in occasione del Premio Siani 2018, il parlamentare dem ha richiamato la politica “a proporre delle soluzioni. Ma si badi che non servono soluzioni ‘tampone’ ma interventi profondi che diano una speranza ai ragazzi di Napoli. Servono investimenti strutturali – avverte Siani – non solo nell’ottica della repressione, che all’inizio è utile ma non basta. Dobbiamo dare un’opportunità ai ragazzi di Napoli perché stiamo disperdendo capitale umano e non possiamo permettercelo”.

 

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