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Il lavoro in DIREtta – Ecco le notizie dal territorio

Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti

Pubblicato:15-09-2015 05:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:33

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Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti tra imprenditori e lavoratori assumono i contorni piu’ diversi. Qui la ragione di ‘Lavoro in DIREtta’ lo speciale della Dire in collaborazione con i colleghi di Rassegna (www.rassegna.it).
Buona lettura.

FDC UMBERTIDE (PG): 16/9 SCIOPERO CONTRO I LICENZIAMENTI – Altre 8 ore di sciopero, domani, 16 settembre, alla Fdc di Umbertide (Pg), accompagnate questa volta dal blocco delle merci in entrata ed in uscita. Si intensifica dunque la mobilitazione dei lavoratori dell’azienda metalmeccanica, sostenuti da Fiom Cgil e Fim Cisl, contro l’intenzione dell’azienda di andare verso la cessazione dell’attività e il licenziamento di tutti i dipendenti. Sindacati e lavoratori, questa mattina in assemblea, contestano duramente la decisione aziendale di non voler ricorrere agli ammortizzatori sociali previsti dalle leggi, che permetterebbero – come spiegano Fiom e Fim in una nota inviata alla direzione aziendale – di usufruire di tempi più lunghi per dare soluzioni positive ai dipendenti. “È necessario avviare in tempi rapidi una trattativa che coinvolga anche l’azienda terza, interessata a rilevare parte dell’attività – affermano Maurizio Maurizi della Fiom e Gianni Scalamonti della Fim di Perugia – per riuscire così a garantire un recupero occupazionale che sia il più ampio possibile. In assenza di risposte su questo versante – avvertono i sindacati – le iniziative di mobilitazione inevitabilmente proseguiranno e si intensificheranno. Chiediamo anche alle istituzioni locali e regionali, che sono già state informate della situazione, di intervenire in difesa di queste storica azienda di Umbertide”.

VERTENZA MYRMEX, CGIL CATANIA: CLIMA SEMPRE PIÙ TESO – “Settembre volge al termine e nonostante per i 69 lavoratori della Myrmex si avvicini febbraio 2016, data oltre la quale non sarà più possibile per loro usufruire di ammortizzatori sociali, tutto tace”. Così in un comunicato la Cgil Catania: “Tace soprattutto il presidente della Regione Crocetta, che lo scorso giugno aveva assicurato ai lavoratori di voler fissare in tempi brevi un nuovo incontro per stringere un accordo con almeno uno dei due nuovi potenziali compratori del laboratorio che si sono rivelati, almeno a parole, interessati.” Intanto, i lavoratori e i rappresentanti sindacali si sono incontrati stamattina nei locali della Camera del lavoro di Catania (presenti per la Cgil, il segretario generale Giacomo Rota, il segretario confederale Margherita Patti, il segretario della Filctem Cgil Sicilia, Giuseppe D’Aquila, e Giovanni Romeo della segreteria provinciale, insieme ai segretari Alfio Avellino della Uil e a Nuccio Canarelli per la Cisal). “Il clima è teso. Non è possibile che con una scadenza oramai così vicina come quella del prossimo febbraio, le istituzioni siano sprofondate in un silenzio indifferente, a partire dagli assessori regionali al Lavoro e alle Attività produttive, che non hanno più mantenuto il filo diretto con lavoratori e sindacati. Chiediamo a Crocetta di riceverci, così come ci era stato promesso, e in tempi rapidi – sottolineano i rappresentanti sindacali – Alla Regione chiediamo poi di partecipare alla nuova convocazione ministeriale che potrebbe essere fissata per il 29 settembre. Eppure la delibera della Regione che consente di avvalersi della facoltà di acquisire l’azienda ad un euro, in caso di inadempienza dell’imprenditore, cosa accaduta nella realtà, è ancora valida e ne esigiamo l’immediata esecutività”.


CARPIGIANA SERVICE (MO). SCIOPERO CONTRO GLI ESUBERI – In sciopero per l’intera giornata di oggi (15/9) i 32 lavoratori della Carpigiana Service, azienda carpigiana metalmeccanica che svolge montaggio di parti di lavorazioni per conto di Cbm. Lo sciopero, proclamato da Fiom Cgil e SìCobas, è stato indetto contro i 19 esuberi decisi da Carpigiana Service e contro il rischio reale di uno svuotamento di Carpigiana Service, “visto che Cbm sta progressivamente spostando le commesse da Carpigiana Service a un’altra azienda metalmeccanica, la Bmc” dicono Paolo Brini e Stefania Ferrari della Fiom Cgil di Modena. I lavoratori e i sindacati stanno attuando il blocco delle merci in entrata e in uscita davanti ai cancelli e intendono proseguire con l’iniziativa di lotta fino a che non saranno ritirati gli esuberi e garantiti tutti i posti di lavoro in Carpigiana Service, e non sarà data garanzia da parte della committente Cbm sulla continuità delle commesse sia a Carpigiana Service che a Bmc senza penalizzare nessuna delle due. “Chiediamo alle istituzioni locali, a cominciare dalla Prefettura di riconvocare urgentemente le parti – affermano i sindacalisti – per avere garanzie sulla continuità occupazionale e produttiva di Carpigiana Service. Nell’incontro di ieri, infatti, non si sono presentate né Carpigiana Service né la committente Cbm”.

MILANO. 15/9 PRECARI GIUSTIZIA IN PRESIDIO DAVANTI REGIONE –   Questa mattina (15/9), dalle ore 9 alle 12, davanti alla sede della Regione Lombardia, in via Fabio Filzi, 22, si è svolto il presidio regionale dei lavoratori precari della giustizia, indetto dalla Funzione pubblica Cgil. “Dal 1° maggio di quest’anno, 280 lavoratori precari della giustizia sono stati lasciati a casa senza alcun reddito né prospettiva lavorativa. Si tratta di ex cassintegrati o in mobilità, che per quattro anni hanno operato presso gli uffici giudiziari lombardi, acquisendo competenze e professionalità. Hanno un’età media di 50 anni, per cui sono difficilmente ricollocabili nel circuito lavorativo privato, in quanto ritenuti troppo vecchi. Ma neanche possono accedere alla pensione, per mancanza dei requisiti anagrafici e contributivi. Gli ammortizzatori sociali, di cui alcuni di loro godono, scadono a fine anno. È gravissima, quindi, la difficoltà economica e di prospettive future”, denuncia la Fp lombarda. “La Regione non ha ancora risposto alle nostre richieste di incontro – spiega Felicia Russo, coordinatrice regionale Fp Lombardia -. Vista la gravità della situazione, non è possibile aspettare ancora a lungo. Domani, in occasione del presidio, ribadiremo l’urgenza di un incontro per trovare una soluzione per quei lavoratori, nel contempo, auspicando l’attivazione di un tavolo tecnico nazionale con tutti i presidenti delle regioni e il Governo, al fine di trovare in quella sede una soluzione unitaria per tutti i 2,650 tirocinanti della giustizia”.

TERNI. CGIL, IL 24/9 FACCIA A FACCIA CAMUSSO E AD TK-AST – Mercoledì 16 settembre, alle ore 10,30, presso la Cgil di Terni (Vico San Procolo, 8) si terrà una conferenza stampa della Camera del Lavoro provinciale di Terni per presentare le iniziative in programma in occasione della settimana dedicata agli Archivi Storici della Cgil ed in particolare il convegno promosso per giovedì 24 settembre, con inizio alle ore 16.30, presso la Sala Blu di Palazzo Gazzoli, all’interno del quale è previsto il confronto tra il segretario generale della Cgil nazionale, Susanna Camusso, e l’Ad di Ast Thyssen Krupp Lucia Morselli, sull’applicazione delle nuove regole sulla rappresentanza.

SAV (SANSEPOLCRO): FLAI, SCIOPERO CONTRO ATTEGGIAMENTI AUTORITARI – Oggi 15 settembre i 16 dipendenti della Sav, Società agricola Valtiberina di Sansepolcro sciopereranno per l’intera giornata. “Non è accettabile che un’impresa abbia relazioni, con i lavoratori e con i sindacati, come la Sav. Noi – afferma la Flai Cgil in una nota stampa – siamo costretti ad intervenire anche per far rispettare diritti elementari e questo pregiudica ogni possibile condivisione di una strategia di risanamento e rilancio della società”. “Confermiamo la nostra piena disponibilità ad incontro appena l’azienda ci convocherà ma le relazioni tra le parti sociali non possono essere assolutamente di questo tipo. Nella lunga fase che ha fatto seguito al passaggio di proprietà, i lavoratori hanno dimostrato comprensione e pazienza, accettando anche rinvii nei pagamenti degli stipendi. Ma è evidente che la pazienza non è infinita e lo sciopero di domani ne sarà la prova”.

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