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Funerali Casamonica. Franco Gabrielli: “Sì a gruppo di raccordo tra forze dell’ordine”

Il prefetto della capitale al termine della riunione odierna del Comitato per l'ordine e la sicurezza: "Polizia e Carabinieri sapevano". Continua la stretta repressiva contro il clan

Pubblicato:24-08-2015 17:10
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:30

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ROMA –  Ci sarà un gruppo di raccordo con tutte le forze dell’ordine, per favorire ai vertici la segnalazione di interventi prioritari. Ad annunciare l’istituzione a Roma di questa nuova entità interforze è il prefetto di Roma Franco Gabrielli, al termine della riunione odierna del Comitato per l’ordine e la sicurezza organizzato dopo il funerale di Vittorio Casamonica.

casamonica funerale“Ho proposto un nuovo modello informativo delle Ps in base al quale individuare, nel totale delle informazioni, quelle che le autorità riterranno necessarie e opportune per la possibilità di direzione della macchina della sicurezza. Sarà, dunque, creato un gruppo di raccordo permanente a cui parteciperanno il capo di Gabinetto della Prefettura, della Questura e gli ufficiali di analogo livello della Guardia di Finanza, della Forestale, della Polizia e dei Carabinieri”. Così Gabrielli, che ha aggiunto: “questo gruppo di raccordo avrà la funzione di definire il ranking di categoria delle informazioni da gestire ed entrerà in funzione dopo l’interconnesione delle sale operative di Polizia e Carabibieri e altre forze dell’ordine. Nel caso dei Casamonica le informazioni c’erano nel sistema ma non hanno avuto effetto. Non solo per l’incapacità del sistema di farle risalire dal basso all’alto ma anche per quella di ricercare informazioni dall’alto al basso. E questo, in una realtà così complessa come Roma, è fondamentale”.

Anche perché, continua in prefetto, “quanto successo è stato molto grave per l’immagine della città. Le informazioni c’erano, seppur indirette, e non sono state valorizzate. Polizia e Carabinieri avevano contezza che da lì a poco ci sarebbe stato un funerale di un personaggio, se non di spicco criminale, di sicuro capostipite dei Casamonica. Ma le informazioni non hanno raggiunto i vertici che avrebbero potuto prendere delle iniziative”.


Come sostenuto al termine dell’incontro dallo stesso Gabrielli, però,  “il sistema di sicurezza della città non ha conosciuto la famiglia Casamonica e la sua galassia solo giovedì 20 agosto”. “Negli ultimi 5 anni abbiamo arrestato 117 persone, assunto misure per 143 soggetti e sequestrati beni per milioni di euro”. E la stretta repressiva contro il clan continuerà. “Credo sia doveroso- ha chiarito Gabrielli- ma non in ottica ritorsiva come la legge del taglione: ‘tu hai fatto uno sgarbo a noi e noi e ti facciamo vedere che siamo più forti’. Lo faremo- un ulteriore sforzo repressivo- perché crediamo di poter dimostrare che non abbiamo paura di nessun ambiente criminale e che vogliamo far rispettare sempre la legge”.

funerali casamonica 3

Ai cronisti, il prefetto ha poi dichiarato che il tema dei sorvoli si risolve solo con un’attività di intelligence. “Solo così – dice –  si evita che quegli oggetti si possano staccare dal suolo. Se ci fosse stato un terrorista a bordo sarebbe stato un problema e le possibilità di interrompere un’azione di quel tipo, in corso, sarebbero state uguali a zero”. “Quello che si può fare- ha aggiunto Gabrielli- è disarticolare tutto ciò che può consentire questa situazione. Se si alza in volo un mezzo che fa solo una piccola deviazione sul suo piano di volo non lo si può abbattere con la contraerea. Serve un’azione preventiva”.

Le reazioni

Risposta positiva all’appello del Prefetto per una reale e fattiva collaborazione fra le forze dell’ordine è arrivata da Raffaele Clemente, comandante della Polizia Locale di Roma Capitale. “La ricostruzione fatta oggi a dal prefetto Gabrielli dei fatti del 20 agosto e le misure correttive da lui individuate sono l’ennesima prova – dice – della sua onestà intellettuale, lucidità e del suo spirito propositivo. La Polizia Locale è ancor più decisamente al suo fianco per il proseguimento della lotta alla criminalità comune ed organizzata”. “Proprio per questo- aggiunge Clemente- in tempi brevissimi il Corpo proporrà le necessarie misure di razionalizzazione affinchè si migliori il flusso informativo ed il servizio alla città”.

Di diversa opinione è Roberto Morassut, deputato del Pd, per cui quella presentata dal prefetto Gabrielli non è “una spiegazione soddisfacente”. “Occorre capire – aggiunge Morassut – se questa mancata trasmissione verso l’alto è dipesa, in un ordine di gravità crescente, da sottovalutazione, paura o connivenza. In ogni caso è un fatto grave. La vicenda non può finire senza una spiegazione chiara ed eventualmente senza provvedimenti. Sarebbe un segnale che aumenterebbe la sfiducia dei cittadini”.

Messa in suffragio sarà in forma privata

Intanto, il vice questore vicario di Roma Luigi De Angelis ha annunciato “il divieto per le celebrazioni in occasione della messa di suffragio richiesta dai Casamonica per il 26 agosto” che si terrà nella parrocchia di San Girolamo Emiliani a Casal Morena, dove abitava Vittorio Casamonica. “Non c’è possibilità di vietare un funerale in un luogo culto- ha aggiunto il vice questore- Per questo la cerimonia dovrà svolgersi soltanto in maniera strettamente privata”.

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