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Salvini resisterà alle sirene che vogliono il voto in autunno?

Manca pochissimo alle elezioni europee. Domenica gli italiani, sotto la pioggia stando alle previsioni, decideranno

Pubblicato:24-05-2019 15:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30

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ROMA – Tic tac, tic tac… manca pochissimo alle elezioni europee. Domenica gli italiani, sotto la pioggia stando alle previsioni, decideranno. 

Come finirà la gara tra Lega e M5S, che con i loro litigi e accordi all’ultimo minuto, hanno galvanizzato tutta la comunicazione e costretto le opposizioni a parlare solo di loro? Dentro la Lega, stando a quello che si ‘annusa’, ci sarà un ottimo risultato, attorno al 28%, ma lontano da quel 37% che veniva indicato qualche tempo fa.

Il M5S, con la sua campagna aggressiva contro l’alleato di Governo, partito in svantaggio ha recuperato. Riuscendo, pare incredibile, a conquistare consenso anche in settori del centrosinistra, accreditandosi come quelli che possono tenere a bada Salvini e i suoi amici para fascisti. In casa ‘grillina’, stando ai numeri che girano, lo scarto con la Lega sarà di 4-5 punti. 


Se così sarà il Governo andrà avanti, anche se ci sarà un passaggio per rimodulare il vecchio contratto e assegnare qualche poltrona da sottosegretario. Ma con i risultati elettorali in mano, soprattutto nella Lega, si capirà se Capitan Salvini continuerà a marciare da solo oppure se la dovrà vedere con l’opposizione interna. Finora muta, che potrebbe invece emergere se, come si teme, proprio al Nord, nella pancia della Lega, ci sarà un risultato elettorale in controtendenza, con perdita di consensi rispetto alle scorse elezioni politiche. A quel punto Salvini dovrà scegliere: tornare ‘lumbard’, rompere con il M5S e andare presto all’incasso con elezioni anticipate; oppure continuare a costruire la sua ‘Lega nazionale’. In questo caso servirà tempo e il Governo andrà avanti.

E i conti di fine anno? Magari il sottosegreatrio Giorgetti come Commissario europeo potrebbe dare una mano a sforare il 3%. A primavera poi ci saranno tantissime nomine strategiche da fare, altro cemento per il Governo del cambiamento.

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