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Migranti, Sedu: “Decreto sicurezza bis? Solo propaganda della Lega”

"Errore questi anni considerare accoglienza fatto emergenza"

Pubblicato:24-05-2019 16:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30

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ROMA – Il decreto Sicurezza bis rappresenta un caso di “grandissima propaganda elettorale costituita e ben messa su dalla Lega”. D’altronde, “il decreto originario è già di per sé carente e lacunoso, tant’è che è al vaglio della Corte costituzionale”. Lo spiega alla ‘Dire’ Hillary Sedu, membro dell’ordine degli avvocati di Napoli, parlando a margine della sessione dedicata all’accoglienza della quarta conferenza nazionale di Aiga sul tema della ‘Difesa dei non difesi’.

“Sappiamo infatti bene che in Italia non ci sono vincoli di elargizione indiscriminata di denaro pubblico ogniqualvolta c’è qualche fattispecie emergenziale come accade ad esempio dopo i terremoti- ricorda-. Non si ha tempo adeguato per poter proporre dei bandi, far partecipare gli imprenditori e anche scegliere e scrutare al meglio la situazione per capire se ci sono aziende con infiltrazioni mafiose o meno”. Di conseguenza, “l’elargizione indiscriminata di soldi è un momento propizio per tutti coloro che non hanno realmente i requisiti per poter partecipare a quei bandi”. Ritenere nel 2019 la questione migratoria ancora un’emergenza “fa sì che alcune cooperative, tante aziende che di per sé non sarebbero meritevoli di poter partecipare,” possano “risultare vittoriose su questo terreno”.


SEDU: “FLUSSI MIGRATORI NON SONO QUALCOSA DI EMERGENZIALE”

In attesa degli sviluppi, previsti per la prossima settimana, sul nuovo atto del governo, a Sedu preme sottolineare un concetto: “Continuare a considerare nel 2019 i flussi migratori qualcosa di emergenziale è un errore”. Anzi rappresenta il principale sbaglio di questi anni. E non è stato conseguenza necessariamente di una svista o di una sottovalutazione del fenomeno, bensì questa strategia ha presentato per alcuni un vantaggio.

SEDU: “CON DL SICUREZZA E’ SEMPRE PIU’ DIFFICILE OSPITARE I RICHIEDENTI ASILO”

Una programmazione sarebbe stata possibile nell’ultimo decennio, in particolare dal 2011 quando scoppiarono le primavere arabe e si verificò per la prima volta una impennata dei flussi migratori. Intanto col decreto Sicurezza sta diventando sempre più difficile trovare dei posti dove ospitare i richiedenti asilo. Lo si è visto in Toscana, dove alcuni bandi delle prefetture sono andati semideserti. Il timore è che fra qualche mese molti di loro finiscano senza un riparo: “In realtà- ribatte l’avvocato Sedu- molto dei richiedenti asilo sono già per strada: aver escluso dalle misure di accoglienza coloro che sono titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari è una chiara volontà politica di emarginare gli immigrati, soprattutto cosa più grave, coloro che sono stati già riconosciuti dalle commissioni competenti meritevoli di una forma di tutela”.

Il contraccolpo è duplice: i migranti vengono dati in pasto alla criminalità organizzata e nell’immaginario collettivo si tende sempre di più ad associare alcune fattispecie di reati a determinate etnie: “È una precisa volontà politica che non condivido- conclude Sedu-, perché va ad alimentare le passioni negative del popolo autoctono italiano”.

 

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