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FOTO | Museo del basket a Bologna, vince il sogno del playground in terrazza

L'idea che è piaciuta di più e ha vinto il primo premio è quella di un campo da basket dentro a un cubo di vetro sopra al tetto, sulla terrazza esterna. Ora bisogna studiare i vincoli e trovare i fondi

Pubblicato:24-05-2019 14:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30

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BOLOGNA – Un playground dentro a un cubo di vetro sopra al tetto, sulla terrazza esterna. Spazi dedicati a Virtus e Fortitudo, con piccoli canestri per rinnovare l’eterna sfida tra le squadre cittadine a colpi di ‘uno contro uno’. Sezioni dedicate ai giocatori stranieri che hanno militato in Italia e ai nostri campioni ‘emigrati’ nei campionati esteri. E un grande spazio centrale, versatile e modulabile, che può essere sia sala conferenze sia spazio didattico, utilizzabile anche per giocare sollevando le sedute fino al soffitto. E’ questa la ‘visione’ del futuro Museo del basket che sarà realizzato al PalaDozza di Bologna, messa nero su bianco dai sei giovani neo-laureati e laureandi in Ingegneria e architettura che si sono aggiudicati il concorso di idee bandito dal Comune e da Bologna Welcome.


In tutto sono state 22 le proposte recapitate a Palazzo D’Accursio, valutate da una giuria di esperti internazionali tra cui Neal Meyer, responsabile Nba in Europa, Jordi Penas Babot, direttore del museo del Barcellona, e Carlos Lainez, direttore del museo della pallacanestro spagnola, insieme a Stefano Tedeschi, presidente della Federazione italiana pallacanestro, e al giornalista Walter Fuochi. Tre sono stati alla fine i progetti selezionati, premiati rispettivamente con 10.000, 5.000 e 2.500 euro, presentati questa mattina al PalaDozza.


Il primo classificato, con appunto l’idea del playground sulla terrazza sopra al museo, è quello che ha osato di più. “Forse abbiamo esagerato, ma se non lo facciamo alla nostra età…”, sorride Luca Tiozzo, uno dei sei giovani ingegneri e architetti vincitori del concorso.



A partire dall’idea prima classificata, ora Bologna Welcome studierà il progetto definitivo, prendendo spunto anche dalle proposte dagli altri vincitori del concorso. Quello di oggi “è un primo passo importante- sottolinea Celso De Scrilli, numero uno di Bologna Welcome- il museo sarà pronto entro il 2020, non manca molto e abbiamo ancora tanto da fare”.

Il progetto dovrebbe arrivare a fine anno, per poi dare il via ai lavori. L’idea del playground ‘sospeso’ affascina in particolare l’assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Bologna, Matteo Lepore. “Sul PalaDozza vige un vincolo documentale- ricorda- che non riguarda la Soprintendenza, ma il Comune. Quindi faremo tutti gli approfondimenti del caso. E se si potrà fare questo playground, io sarò il primo a trovare i soldi per realizzarlo“.

Oggi dunque “è una giornata speciale- commenta Lepore- è un sogno che si sta realizzando”. Anche grazie al museo, “il PalaDozza vivrà per dare forza a Basket city e a tutto il basket italiano”. A settembre, annuncia tra l’altro l’assessore, “sarà inaugurato il nuovo ristorante ‘Pick and roll’ da 150 posti“, gestito da Camst, al posto dell’ex Caffè Atlantico. “I musei sportivi hanno gli stessi problemi dei musei d’arte- spiega il presidente dell’Istituzione musei, Roberto Grandi, che ha presieduto anche la giuria del concorso di idee- la memoria storica deve essere inserita in un percorso che intrattenga gli spettatori”.

In tutti e tre i progetti vincitori, sottolinea Grandi, è emersa l’idea di un “museo diffuso, che si muove in tutto il palazzetto, dai sotterranei fino alla terrazza, tenendo conto anche delle giornate in cui non ospita eventi”.

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