ROMA – “Vediamo che la linea dell’amministrazione è la persecuzione di tutte le realtà che gestiscono spazi di cultura e autonomia creativa, invece di valorizzarle e riconoscere che sono il cuore della città rispettosa e attenta alle persone. È in molto in auge in questa amministrazione il concetto di legalità. Parola che secondo noi è molto pericolosa e che ha causato sgomberi e che se usata in questo modo astratto, peggio ancora, viene utilizzata per silenziare tutte quelle voci non in linea. Perché non siamo le sole ad essere pressate e minacciate“. Così la presidente della Casa Internazionale delle donne, Francesca Koch, durante una conferenza stampa che si è tenuta in mattinata nella sede dell’associazione in via della Lungara.
Koch ha detto di “voler correggere anche alcune narrazioni come che questo è un posto di signore snob che si godono questo spazio a sbafo della cittadinanza. Sono circa 30mila le donne che frequentano questo spazio che è un palazzo del 1600 di cui abbiamo cura facendoci carico di spese molto alte”, ha concluso.
“Nei prossimi giorni proporrò alla Giunta di dichiarare la Casa internazionale delle donne sito di notevole interesse pubblico”. È quanto scritto dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in una lettera inviata alla presidente della Casa Internazionale delle donne Francesca Kock, che lei stessa ha letto questa mattina durante la conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’associazione in via della Lungara.
C’è anche Marcello Fonte, Palma d’Oro a Cannes per il film ‘Dogman‘, a dare sostegno alla Casa internazionale delle donne di Roma a rischio sfratto dalla storica sede di via della Lungara. “Vediamo chi è veramente Virginia Raggi. È una donna pure lei, le dovrebbe interessare”, dice Fonte, che aggiunge: “La Raggi l’avevo vista all’inizio, tante belle parole. Ma ora le parole non servono, servono i fatti”.
“Sono giorni di vera e propria resistenza. C’è il problema di un concetto non capito fino in fondo: dove si pensa di avere un credito invece si ha un debito profondo”. Così l’attrice Jasmine Trinca, tra le firmatarie del manifesto Dissenso Comune che riunisce decine di donne del mondo dello spettacolo e della cultura, intervenendo alla conferenza stampa organizzata nella sede di via della Lungara dalla Casa Internazionale delle donne. “Il lavoro culturale e sociale che si fa qui è imprescindibile- ha aggiunto- Noi siamo vicine a chi fa di questa città una idea diversa da una idea di mercato. Siamo stanche di fare un appello ogni giorno perché non chiuda qualcosa”.
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