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A Firenze gli studenti inventano autobus ‘volanti’ (per non fare tardi a scuola)

Ecco le idee sviluppate dagli studenti nei tre giorni del progetto "Da Vinci al Futuro. Idee geniali per la Firenze di domani"

Pubblicato:24-05-2017 16:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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FIRENZE – Autobus sui droni per arrivare prima a scuola, tunnel sotterranei per decongestionare il traffico e masse ferrose per ‘tappare’ grazie a enormi magneti le falle dell’acquedotto ed evitare l’incidente avvenuto nel maggio 2016 sul Lungarno Torrigiani. Sono tre idee per la Firenze che verrà, elaborate da un centinaio di allievi della Scuola e Formazione Lavoro Don Facibeni e dell’Istituto tecnico e professionale Isis Leonardo Da Vinci che per tre giorni hanno partecipato al progetto “Da Vinci al Futuro. Idee geniali per la Firenze di domani” promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale per la Toscana.

Questa ‘maratona creativa‘ rientra nelle molteplici azioni che la Fondazione promuove da tempo per contrastare l’abbandono scolastico e alimentare l’occupabilita’ dei giovani. Gli allievi, divisi in tre gruppi, si sono ispirati ad alcune delle invenzioni di Leonardo da Vinci sull’acqua, sul volo e in materia urbanistica e sono stati aiutati da un team di divulgatori scientifici e da un animatore che ha impersonato il Maestro. Un quarto gruppo si e’ occupato delle riprese e del video-editing coordinato da esperti vide-maker. “Il fenomeno della dispersione scolastica continua ad essere preoccupante sia a livello nazionale che locale – ha detto il direttore della Fondazione Crf, Gabriele Gori – tanto che in Toscana la percentuale di giovani che abbandona precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, tocca il 13,4%, mentre uno alunno di 15 anni su cinque non raggiunge le competenze minime in matematica (22,1%) e in lettura (21,4%).


Per questo la Fondazione e’ da tempo impegnata a progettare e condurre interventi che prevengano e cerchino di ridurre la gravita’ del fenomeno. Un orientamento che incide su una maggiore attrattivita’ e diversificazione dell’offerta formativa. Questa iniziativa e’ parte quindi di un approccio multidimensionale dove ampio spazio e’ dato alla creativita’, al pensiero critico e al problem solving. Esercizi di realta’ che atterrano su problematiche del quotidiano, che rendono protagonisti attivi i giovani nel pensare nuove identita’ professionali”.

(www.redattoresociale.it)

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