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Asl Roma 1, parla Tanese: dagli incarichi al nuovo sito, ecco il futuro VIDEO

Il direttore generale intervistato dalla DIRE: "La grande sfida è l'apertura di servizi sul territorio"

Pubblicato:24-05-2017 09:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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ROMA – Il 2017 è “un anno importante. Entro fine giugno completeremo l’attuazione del nuovo atto aziendale, approvato sei mesi fa, con i conferimenti degli incarichi apicali, e subito dopo avvieremo il piano strategico con nuove direzioni, nuovi distretti. Ci lasceremo per sempre alle spalle le precedenti aziende”. Con queste parole il direttore generale dell’Asl Roma 1, Angelo Tanese, ha iniziato una lunga intervista con l’agenzia DIRE.

Tra le novità introdotte da Tanese, 50 anni, uno dei principali esperti a livello nazionale di management sanitario, gli indicatori di performance ai direttori che lavorano all’interno dell’Asl.

“Prima si davano incarichi e non si davano gli obiettivi- ha spiegato Tanese-. Noi abbiamo dato gli incarichi, gli obiettivi e anche la performance attesa di miglioramento, con un monitoraggio trimestrale”.


Tanese, ricordando che l’azienda è passata da duemila a seimila dipendenti in dodici mesi, ha sottolineato uno dei lati più impegnativi dell’operazione di fusione tra ex RmA e RmE: “Unificare tutti i sistemi operativi e i processi gestionali. Abbiamo ancora due tesorieri, due banche, molti contratti con più fornitori, accordi sindacali diversi. Stiamo riallineando il tutto ma è un’opera titanica”.

SERVIZI SUL TERRITORIO

La grande sfida è l’apertura di servizi sul territorio e la necessità di dare ai cittadini le risposte che cercano. “Per molti anni la sanità è stata ospedalocentrica, e questo ha costituito un limite- ha spiegato Tanese-. Questo non significa che adesso ci dobbiamo dimenticare degli ospedali, che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione e di ammodernamento, e giustamente la Regione Lazio se ne sta occupando. Ma è necessario riorganizzare i servizi sul territorio, lavorare sull’accoglienza, il comfort, la presa in carico, far lavorare tutti i soggetti in maniera integrata”.


Secondo Tanese le Case della salute “sono state un successo perché si è riusciti ad avere un punto unico di accesso integrato col Municipio, ad avere i medici di medicina generale a disposizione dei cittadini, ad avere ambulatori infermieristici che qualche anno fa erano assenti. Ciò che va fatto ora è portare avanti un’azione di miglioramento sul territorio, perché a volte il personale è poco motivato, altre volte meno qualificato o più frammentato. Ci sono specialisti che fanno 6-8 ore di prestazioni e basta, mentre serve un’integrazione nella rete, per esempio i consultori con i punti nascita. Abbiamo tantissimi servizi ma quantità non significa risposta integrata”.

NUOVO PORTALE PER LA ASL ROMA 1

Ma come si fa a cambiare? Per Tanese sono tre gli aspetti su cui lavorare: avere un’informazione migliore, attivare tutti gli attori in un lavoro integrato e standardizzare i processi di erogazione dei servizi. Per questo il direttore generale da poche settimane ha lanciato il nuovo portale dell’Asl Roma 1.


“C’era bisogno di un sito nuovo e riconoscibile- ha evidenziato- Noi lo abbiamo migliorato in funzione del punto di vista del cittadino, cercando di favorire l’accesso rapido e intuitivo alle informazioni che servono, facendolo diventare sede di servizi online”. In fondo, ha concluso Tanese, “il rapporto tra Asl e comunità va ricostruito sulla fiducia e ogni nostro tentativo va in quella direzione”.

SANTA MARIA DELLA PIETA’

“Il Santa Maria della Pietà è uno dei grandi cantieri di questa azienda. Finalmente abbiamo i finanziamenti per attivare una Casa della salute, abbiamo proposto un centro residenziale e semiresidenziale per i disturbi del comportamento alimentare, abbiamo finanziamenti per un altro padiglione che sarà sede del dipartimento di epidemiologica e la Regione ha finanziato interventi su altri 4 padiglioni”, ha spiegato Tanese alla DIRE.

“La riqualificazione si collega al progetto aziendale di trasformare il Santa Maria della Pietà nel Parco della salute e del benessere- ha continuato Tanese-. Un luogo aperto dove i cittadini possano usufruire, in collaborazione con il Municipio, di iniziative di valore sociale, sportivo, culturale”. Ricordando le polemiche politiche che ci sono state sul Santa Maria della Pietà, Tanese ha sottolineato che “è stato avviato un dialogo con il Municipio, con Roma capitale e con la Regione per dimostrare che anche a Roma, come avviene nelle capitali europee, non si sta lì a litigare ma con buon senso si realizzano le cose. Peccato che a volte vengono strumentalizzate false informazioni e si crea una confusione che fa male”.

“PIANO NAZIONALE DEI VACCINI GRANDE CONQUISTA”

“Credo che il Piano nazionale di prevenzione vaccinale sia una grande conquista di questo Paese. Per la prima volta si è scelto di fare un salto di qualità forte e di dare un messaggio chiaro: le vaccinazioni vanno fatte, più le facciamo più tuteliamo la nostra salute, quella della nostra famiglia e della nostra comunità”, ha commentato Tanese.


“L’azienda è impegnata a garantire che all’aumento della domanda corrisponda un’offerta adeguata, perché non bisogna trasformare la vaccinazione in un percorso a ostacoli per le famiglie- ha spiegato Tanese- Noi siamo impegnati a definire un piano di potenziamento dei servizi, per cercare di aiutare le persone a capire cosa va fatto, come e con quali modalità. Dobbiamo dare il segnale che questo è un servizio pubblico importante e i comportamenti delle famiglie devono essere improntati alla tutela della salute, senza avere un approccio ideologico o anti-scientifico”.

di Alessandro Melia, giornalista professionista

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