NEWS:

A Palazzo delle Esposizioni anteprima mondiale World Press Photo 2019

Roma ha ottenuto l'anteprima mondiale, prima tappa di 130 citta' che ospiteranno l'esposizione. In Italia arrivera' poi a Matera e Ferrara

Pubblicato:24-04-2019 12:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:23

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Si aprirà domani al Palazzo delle Esposizioni di Roma, per concludersi il 26 maggio, la 62esima edizione della mostra fotografica del World press photo. La Capitale, dopo la premiazione delle foto nella casa del Wpf ad Amsterdam, anche quest’anno ha ottenuto l’anteprima mondiale dell’evento, prima tappa di 130 città che ospiteranno a rotazione l’esposizione. In Italia arriverà poi a Matera e Ferrara.

Sono 140 le foto esposte, che come da tradizione mettono in mostra alcuni tra i fatti più importanti dell’anno contribuendo a dare visibilità al lavoro dei migliori fotogiornalisti del mondo. A vincere la foto dell’anno è stato John Moore con lo scatto ‘Crying Girl on the Border’ che mostra la piccola Yanela Sánchez, originaria dell’Honduras, che si dispera mentre lei e la madre Sandra Sánchez vengono arrestate da agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen, in Texas, il 12 giugno 2018.

Ad aggiudicarsi invece il premio World Press Photo Story of the Year, è stato Pieter Ten Hoopen con ‘The Migrant Caravan’. L’immagine mostra un gruppo di persone che corre verso un camion che si è fermato per dare loro un passaggio, fuori Tapanatepec, in Messico, il 30 ottobre 2018, per raggiungere gli Stati Uniti.


“Il Palaexpo- ha commentato l’assessore alla Cultura e vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, presente alla presentazione- più di altri luoghi si occupa delle arti della contemporaneità. Quindi bene che ospiti il World press photo che è una ricca raccolta fotografica di quello che avviene nel mondo. In un’epoca in cui non si è mai certi di qualsiasi informazione venga pubblicata trovo molto importante il lavoro che fa il World press photo sulla verifica del racconto che si è fatto. Vorrei anche sottolineare come sia importante che il direttore artistico del World press photo sia anche un fotografo, Francesco Zizola, che questo premio lo ha vinto e che tiene a Roma la sua attivita con il bellissimo spazio della 10b Gallery”.

Proprio Zizola ha poi raccontato il significato della foto dell’anno 2019. “Moore- ha detto- si conferma fotogiornalista sensibile ed attento alla dignità dei soggetti che rappresenta mentre segue le notizie. La bambina che piange disperata davanti alla madre che viene arrestata e perquisita dalla polizia di frontiera al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, è un’immagine giornalisticamente efficace e al tempo stesso umanamente struggente. Un’immagine capace di sintetizzare in una frazione di secondo la disumanizzazione di certa politica miope di fronte alle grandi sfide del nostro tempo”. 

“Anche quest’anno siamo felici di ospitare il World Press Photo- ha fatto sapere infine il presidente del Palaexpo, Cesare Pietroiusti- lo facciamo perché crediamo che sia la più importante rassegna internazionale in grado di restituire e rendere visibile un mosaico tanto complesso da lasciare a volte sgomenti: quello dell’umanità attuale. Mi auguro che la mostra rappresenti uno strumento di allargamento dello sguardo e di messa in discussione del proprio punto di vista, verso una dimensione di pluralità, di accoglienza della diversità, di apertura rispetto alle paure, spesso indotte dai mezzi di comunicazione di massa”.

Il World press photo 2019, che quest’anno ha visto la partecipazione di 4,783 fotografi da 129 paesi diversi, sarà visitabile fino al 26 maggio domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 20, il venerdì e il sabato dalle 10 alle 22.30. Lunedì chiuso. L’ingresso sarà consentito fino ad una ora prima della chiusura. I biglietti interi avranno un costo di 10 euro, i ridotti di 8 euro. La mostra, ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam, è stata promossa da Roma Capitale e Palaexpo in collaborazione con 10b Photography









Precedente
Successivo

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it