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Mafia, a Palermo incendiata l’auto di un’attivista di Libera. Di Maio: “Non sei sola”

L'auto di Chiara Natoli, infatti, e' stata data alle fiamme il giorno dopo la giornata del 21 marzo, dedicata al ricordo delle vittime di mafia

Pubblicato:24-03-2019 10:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:16
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Palermo, 24 mar. – Intimidazione a un’attivista dell’associazione ‘Libera’ di Palermo: l’auto di Chiara Natoli e’ stata data alle fiamme il giorno dopo la giornata del 21 marzo, dedicata al ricordo delle vittime di mafia. La Nissan Pixo di Natoli, come rivelato dal quotidiano ‘la Repubblica’, si trovava nei pressi del quartiere Borgo Vecchio’.

MAFIA. CHIARA NATOLI: RINGRAZIO TUTTI PER VICINANZA E SOSTEGNO

“Ringrazio tutti per la vicinanza, il sostegno e nutro massima fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura che si stanno adoperando per individuare i responsabili. In particolare, ringrazio la prefetta Antonella De Miro che,sin dalle prime ore, mi ha espresso personalmente la vicinanza dello Stato”. Sono le parole di Chiara Natoli, referente a Palermo di Libera. Nella notte tra venerdi’ e sabato la sua auto e’ andata in fiamme. La Nissan Pixo era posteggiata sotto casa dell’attivista 31 enne, nel quartiere di Borgo Vecchio, a pochi passi dalla caserma della guardia di Finanza. Durante la giornata della Memoria, Chiara ha guidato i quasi 20 mila manifestanti in un corteo che ha attraversato la citta’.

“Una primavera di rinascita e impegno- ha dichiarato don Luigi Ciotti- che ci ha unito in modo ancor piu’ forte al resto d’Italia, nel nostro percorso quotidiano di contrasto alle mafie, insieme a tanti, nel nostro Paese. È stata lanciata una sfida a tutti, ma noi siamo molti di piu'”. In attesa delle verifiche, Natoli ribadisce che quelle fiamme non erano rivolte solo a lei, ma che colpiscono tutta Libera e i tantissimi che il 21 marzo sono scesi in piazza a manifestare. Sono in corso le indagini da parte della polizia per verificare, anche grazie ad un video estratto da una delle telecamere presenti a Borgo Vecchio, se si e’ trattato di una intimidazione ai danni di Libera e se e’ stata una risposta alla grande manifestazione del 21 marzo. Nel frattempo, i membri del coordinamento manifestano la loro volonta’ a non arretrare e proseguire il percorso di impegno e cambiamento intrapreso.


“Sono state tantissime le manifestazioni di solidarieta’ nei nostri confronti- ha detto Eliana Messineo, membro di Libera a Palermo- e provenienti da tutti i coordinamenti e presidi presenti sul territorio nazionale, molti esponenti del comune della nostra citta’ ci hanno fatto sentire la loro vicinanza”.

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MAFIA. DI MAIO: CHIARA NATOLI NON È SOLA, M5S CONDANNA INTIMIDAZIONI

“Contro Chiara e Libera un atto intimidatorio che io e tutto il Movimento 5 stelle condanniamo con forza. Chiara non e’ sola, insieme a lei c’e’ lo Stato e i tantissimi cittadini onesti che non hanno paura di combattere le mafie. Un abbraccio Chiara, vai avanti cosi'”. Cosi’ su Twitter il vice premier e leader M5s, Luigi Di Maio, che posta una foto dell’auto di Chiara Natoli, attivista di Libera, incendiata a Palermo.

MAFIA. ASSESSORE COMUNE PALERMO: SOLIDARIETÀ A CHIARA NATOLI

“Il vergognoso atto di intimidazione contro Chiara Natoli, rappresentante dell’associazione ‘Libera’, dimostra che e’ ancora lunga la strada per consolidare il riscatto della citta’ di Palermo che, ogni giorno, lotta contro le illegalita’ e la mafia. Esprimo solidarieta’ a Chiara e tutti i militanti di Libera, consapevole del fatto che e’ compito delle istituzioni non lasciare mai soli chi e’ impegnato nei quartieri della citta’ per costruire socialita’ e giustizia sociale”. Lo afferma in una nota l’assessore all’Ambiente del Comune di Palermo, Giusto Catania.

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