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Il Papa ai leader Ue: “Ritorno a Roma non puo’ essere solo un viaggio nei ricordi”

"Il primo elemento della vitalita' europea e' la solidarieta'. Dalla solidarieta' nasce la capacita' di aprirsi agli altri"

Pubblicato:24-03-2017 18:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:02

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ROMA –  “Ritornare a Roma, 60 anni dopo, non puo’ essere solo un viaggio nei ricordi“. Lo dice Papa Francesco nel corso dell’udienza in Vaticano con i Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea.

Occorre, aggiunge, “immedesimarsi nelle sfide di allora per affrontare quelle dell’oggi e del domani”.

“Il primo elemento della vitalita’ europea e’ la solidarieta‘. Dalla solidarieta’ nasce la capacita’ di aprirsi agli altri”.


Nell’allungamento della vita “60 anni sono oggi considerati il tempo della piena maturita’. Un eta’ cruciale in cui si e’ chiamati a mettersi in discussione. L’Unione europea e’ chiamata oggi a mettersi in discussione, a curare gli inevitabili acciacchi che vengono con gli anni. E a trovare nuove vie”, spiega il Pontefice.

MIGRANTI, “IN FUGA DA GUERRE NON SONO PERICOLI DA LASCIARE FUORI”

Oggi “si discute di come lasciare fuori i pericoli del nostro tempo, a partire dalla lunga colonna di donne, uomini e bambini in fuga da guerra e poverta’ che chiedono solo la possibilita’ di un avvenire per se e i propri cari”.

“Non ci si puo’ limitare a gestire la grave crisi migratoria come se fosse solo un problema numerico, economico o di sicurezza”.

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