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Francesco Totti a L’intervista. Le confessioni del calciatore

Il calciatore protagonista dell'ultima puntata del programma di Maurizio Costanzo

Pubblicato:24-03-2017 14:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:02

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totti a l'intervistaROMA – La Roma, la famiglia, l’amore per Ilary. Questi i punti saldi nella vita di Francesco Totti, protagonista dell’ultima puntata de L’Intervista. Maurizio Costanzo chiude così, con il numero dieci, il suo ciclo di interviste ai personaggi dello spettacolo e dello sport. Un’ultima ora in cui si è fatto raccontare da Totti particolari della sua vita inediti.

Francesco Totti a L’Intervista: Ilary prima di tutto

A cominciare dal rapporto con Ilary, la donna della sua vita. Un rapporto con la showgirl che va avanti da 15 anni. E già allora, il capitano della Roma aveva capito come sarebbero andate le cose. “È stato un colpo di fulmine, almeno da parte mia”, ha detto l’attaccante, “mi ha colpito subito, appena ho incrociato il suo sguardo”. Un amore a prima vista che, però, non ha escluso delle difficoltà iniziali. “Inizialmente ho faticato a conquistarla, anche perché era fidanzata e viveva tra Roma e Milano, faceva la letterina. Non avevo la possibilità di conoscerla a 360 gradi”. Nonostante ciò, Totti racconta di non aver mollato perché “quando faccio una cosa, vado fino in fondo. Per un semplice motivo: in quel caso sapevo di fare la cosa giusta”. È così che è arrivato il primo appuntamento a cui Totti si è presentato con una Ferrari ma c’era un motivo. “Era l’unica macchina che avevo a disposizione, la mia si era rotta il giorno prima”, spiega Totti. Poi cinema, cena e anche un bacio strappato prima di riaccompagnarla a casa. Era il 2002 e quell’anno la loro relazione diventò ufficiale grazie a una maglietta sfoggiata dal calciatore dopo un gol. Una maglietta bianca con la semplice scritta: “Sei unica”.

Francesco Totti a L’Intervista: nel futuro forse un quarto figlio

Nel 2005 il matrimonio e la nascita del primo figlio, Cristian. “In questo momento, oltre ai miei figli, è la persona più importante che ho vicino, mi dà stabilità”. Stabilità che sa che avrà anche nel futuro. “Nella vecchiaia Ilary ed io diventeremo campioni di Burraco, – ha aggiunto – andremo a fare i tornei ovunque. Lei smetterà il lavoro io pure e staremo sempre insieme”. Dopo i tre figli, Totti spera di poter avere un quarto bambino. Magari un maschio perché “Cristian lo vorrebbe” un fratellino dato che è circondato da donne. Due le sorelline: Chanel nata nel 2007 e Isabel nata l’anno scorso.

Francesco Totti a L’Intervista: momento di emozione quando si parla di mamma e papà

Lacrime agli occhi per i suoi bambini. “Cristian è stato il primo, è innamorato alla follia di me e della Roma. Gioca nei pulcini ed è un bambino incredibile. Chanel? La vedi ed è già donna. Isabel? Mi ha ‘levato’ la vita, ha chiuso il cerchio”.

La commozione vera, però, arriva quando si parla di mamma e papà. “Sono le persone che mi mi hanno dato tutto, – ha detto di loro -in qualsiasi momento”. Dal canto suo, Totti ammette: “Sono stato un bravo figlio. Da loro ho imparato l’educazione, il rispetto. La nostra è una famiglia unita”.

Papà Enzo ancora lo segue ad ogni partita, anche quelle in trasferta. Con il fratello Riccardo ha un rapporto speciale. “Anche mio fratello Riccardo giocava a pallone – racconta – e mio padre tutt’ora mi dice che mio fratello era bravo ed io una pippa. Lui è più grande di me di sei anni, è bravo ma non ha la mia stessa passione. E quando mio padre vedeva le mie partite mi diceva che ero una pippa perché invece di fare tre gol ne dovevo fare sei. Riccardo ormai non gioca più, succedeva quando eravamo piccoli. Forse quando smetto mi dirà che mi ha preso in giro per 25 anni”.

Francesco Totti a L’Intervista: “Non farò mai l’allenatore”

Nel futuro lavorativo, Francesco Totti preferisce non svelare le sue carte. Le opzioni, comunque, quando smetterà di giocare sono tre: “restare sui campi di calcio, diventare dirigente della Roma o un’altra cosa completamente diversa”.

Sui campi di calcio, però, Totti non vorrebbe restare come allenatore. “Fare l’allenatore non mi piace sarei uno contro 30 e i giocatori sono una massa di paraculi e se si schierano insieme è difficile contrastarli. Spalletti ha fato una scelta di vita, io che sono stato giocatore non farei mai l’allenatore. Io mi diverto a giocare, finché non mi passa la voglia di divertirmi mi dispiace smettere. Vado al campo e mi diverto, mi diverto tutti i giorni. Solo il pensiero di andare nello spogliatoio, poi in campo per l’allenamento, è la mia vita. Se vado al campo scoglionato allora sono il primo a fermarmi. A giugno mi scade il contratto da giocatore e devo vedere se smettere”. Decisione rimandata a qualche mese, insomma.

Ecco il link per rivedere l’intera puntata.

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