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Metro C, Improta nel registro degli indagati. “Non ho responsabilità dirette”

Bisogna capire se mi chiamano perché devo collaborare o perché mi imputano qualche cosa, dice l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale

Pubblicato:24-03-2015 18:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:12

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G. ImprotaROMA – “Non mi è arrivata nessuna notifica. Alla sorpresa adesso subentra la curiosità perché vorrei capire cosa mi contestano“. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, commentando la sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sulla metro C.

“L’Avvocatura del Comune ha presentato accesso attraverso posta elettronica certificata ma ci hanno detto che prima di 48-72 ore non ci sarà risposta Io non sono esperto- ha aggiunto Improta- io sono già sorpreso che si parli di avviso di garanzia. Bisogna capire se mi chiamano perché devo collaborare o perché mi imputano qualche cosa. Se si contesta l’attività di indirizzo politico allora è complicato”.

“Non ci sono stati abusi di ufficio, ma anche lo stesso atto attuativo della Metro C e’ passato attraverso Roma Metropolitane. Quindi responsabilita’ dirette io non ne ho“, specifica.


(Prosegue nel notiziario DIRE in abbonamento)

di Mirko Gabriele Narducci

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