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Falcone (Pd): “Ci sono le premesse per la remuntada del centrosinistra”

Parla alla Dire il candidato Pd alla Camera dei deputati nel collegio di Acerra e già primo cittadino di San Vitaliano

Pubblicato:24-02-2018 17:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:31

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NAPOLI – “C’è e ci sono tutte le premesse perché il centrosinistra, se l’elettorato riesce a leggere bene quello che è stato fatto, possa intraprendere un cambiamento di rotta. Ci può essere un aumento delle percentuali per il centrosinistra”. Lo spiega alla Dire, esprimendo fiducia negli elettori, Antonio Falcone, candidato Pd alla Camera dei deputati nel collegio di Acerra e già primo cittadino di San Vitaliano, sulla possibile ‘remuntada’ della sua coalizione alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.

“Crediamo sempre – prosegue il candidato – che la ‘politica del fare’ sia la migliore politica perché è quella che lascia traccia e le tracce ci sono. Ci rivolgiamo al nostro elettorato e diciamo: non ragioniamo di pancia, ragioniamo con la logica. Non semplifichiamo le complessità, riusciamo effettivamente a capire le cose fatte, le cose non fatte e le cose che noi ci proponiamo ulteriormente di fare con il prossimo governo di centrosinistra”.

GOVERNO GENTILONI BIS? “LO VEDREI BENE”

“Il governo Gentiloni bis? Lo vedrei molto bene”. Risponde così  Falcone sugli endorsement che l’attuale presidente del Consiglio sta “incassando” in queste ore da diversi esponenti del centrosinistra. Gentiloni “ha fatto bene, è anche la continuità del governo Renzi. E’ stato fatto molto ma certamente molto bisogna ancora fare. Per perfezionare il lavoro”. E a proposito del programma elettorale, il candidato dem sottolinea come quello del Pd sia “per lo sviluppo ulteriore di una politica per la famiglia, di una politica per l’ambiente, di una per il lavoro soprattutto per il Sud dove non dobbiamo far scappare le cabine di regia. Siamo per una politica per i giovani, per il diritto allo studio e per il diritto allo sport”. “Credo – conclude Falcone – che siamo tutti su questa scia. Certamente, però, bisogna andare a migliorare quelli che sono i progetti già in atto”.


“GREEN BOND PER BATTERE TERRA DEI FUOCHI”

“Al primo posto l’ambiente, perché l’ambiente è fondamentale. Ogni cittadino deve respirare aria pulita e deve poter mangiare roba di prima qualità”, commenta Falcone, focalizzandosi sul principale punto del programma elettorale. “Ci siamo fatti promotori dei green bond cioè di quella struttura che ci consente di risolvere il problema della Terra dei Fuochi”, puntualizza l’esponente Pd. Ex aequo con l’ambiente “c’è il bisogno di mettere in primo piano le politiche per la famiglia. Le famiglie monoreddito, i giovani, il diritto allo studio e quello allo sport”. Non manca nel programma anche “il lavoro. Quello che oggi viene a mancare nella nostra realtà. Dobbiamo fare in modo che la cabina di regia resti al Sud perché – conclude Falcone – ci siano altre opportunità e si inneschino processi positivi”.

“INCHIESTA SMA INFLUENZERÀ SOLO ELETTORI DI ‘PANCIA'”

Potrebbe cambiare idea l’elettore che “ragiona di pancia”. Il riferimento fatto alla Dire da Antonio Falcone, candidato Pd alla Camera dei deputati nel collegio di Acerra, è sugli effetti in cabina elettorale dell’inchiesta giornalista che ha travolto la Sma, società in house della Regione Campania. “Noi amiamo la complessità e amiamo capire come la si affronta. Quindi: con il ragionamento, con la logica, con i dati di fatto. Crediamo molto nell’elettorato intelligente che sa certamente capire, sa discernere e sa mettere le cose al posto giusto”. Al di là dell’inchiesta giornalistica e di quella parallela della magistratura il problema dell’avvelenamento del territorio campano resta una priorità. “Non dobbiamo fare come ho, spesso, detto fare karakiri. Terra dei Fuochi non è l’assoluto del nostro territorio”. Un territorio che “è libero”, spiega il candidato riferendosi a San Vitaliano. “E non lo dice Antonio Falcone in qualità di sindaco ma lo dice la prefettura che molte delle nostre terre sono pulite. Noi – aggiunge – comunque, rilanciamo il discorso della Terra dei Fuochi”. Come? “Con i green bond (strumento finanziario per bonificare aree inquinate, ndr) che ci potranno aiutare a risolvere anche questo problema”. Ma serve, conclude Falcone, “l’aiuto di Regione e dello Stato”.

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