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Quattordici anni senza Alberto Sordi, maschera dei nostri vizi e virtù

ROMA - I vizi e le virtù, i

Pubblicato:24-02-2017 13:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:56

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ROMA – I vizi e le virtù, i difetti e i pregi, il cinismo e la gelosia, l’ironia e la furbizia. Difficile trovare cosa non abbia raccontato degli italiani Alberto Sordi. Una maschera ogni volta diversa, uno sguardo unico sul nostro paese. Quando è morto, il 24 febbraio del 2003 all’età di 83 anni, se ne sono andati in un colpo solo il cinico Guido Tersilli, il primario di Villa Celeste che riservava le cure migliori ai pazienti ricchi o comunque disposti a pagare profumatamente; il nullafacente e infantile Alberto de ‘I Vitelloni’; il giovane con il mito a stelle e strisce Nando Mericoni de ‘Un giorno in pretura’ e ‘Un americano a Roma’; l’opportunista senza scrupoli Rosario Scimoni di ‘L’arte di arrangiarsi’; l’incorruttibile Otello Celletti ne ‘Il vigile’; l’ingenuo Amedeo Foglietti di Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata; la vittima di un errore giudiziario Giuseppe Di Noi in ‘Detenuto in attesa di giudizio’; il ‘mercante di morte’ Pietro Chiocca di ‘Finché c’è guerra c’è speranza’; lo zelante e incorruttibile magistrato Annibale Salvemini di ‘Tutti dentro’; l’indolente e imboscato soldato Oreste ne ‘La Grande Guerra’; il viziato Onofrio de ‘Il Marchese del Grillo’. Ed è solo una minima parte di una filmografia infinita e variegata di un attore che è riuscito a rappresentare le più incredibili, le più banali, le più semplici sfaccettature degli italiani.

Alberto Sordi nasce il 15 giugno del 1920 a Roma, in Via San Cosimato nel cuore di Trastevere, da Maria Righetti, insegnante e da Pietro Sordi, direttore d’orchestra e concertista presso il teatro dell’opera di Roma, da cui evidentemente eredita la passione per la musica. Ha due sorelle, Savina e Aurelia, ed un fratello, Giuseppe, detto Pino. La famiglia ha sempre rappresentato un punto fermo nella sua vita grazie al calore e alla serenità che Sordi ha ricevuto fin dalla sua infanzia. Doppiatore (sua la voce di Ollio), alla fine degli Anni 40 ottiene la prima visibilità grazie alla radio. Incide anche diverse canzoni tra cui la famosa ‘E va’…E va’…’ scritta da Migliacci e Mattone. Ma è appunto con il cinema che Sordi conquista gli italiani con 200 film alle spalle, recitando con grandi interpreti della commedia italiana come Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Vittorio De Sica, Totò, e, più recentemente, con Carlo Verdone.


di Adriano Gasperetti

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