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VIDEO | Spazio, Soni (Amb. Sudafrica): “La firma per ‘Ska’ a marzo a Roma”

https://youtu.be/3boS-7vVDqE ROMA - "Con lo Square Kilometre Array e la firma della Convenzione a marzo a Roma, il Sudafrica entra davvero

Pubblicato:24-01-2019 07:57
Ultimo aggiornamento:24-01-2019 07:57

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ROMA – “Con lo Square Kilometre Array e la firma della Convenzione a marzo a Roma, il Sudafrica entra davvero nella mappa mondiale dell’innovazione“: a parlare con l’agenzia ‘Dire’ degli ultimi sviluppi del progetto del più grande radiotelescopio del pianeta è l’ambasciatore Shirish Soni.
Sull’iniziativa si sta lavorando da anni, evidenzia il diplomatico, ma nelle prossime settimane ci sarà un passaggio decisivo.

“Il momento culminante di una prima fase di lavoro è previsto per marzo” annuncia Soni: “Ci aspettiamo che a Roma arrivino i ministri della Scienza e della tecnologia dei Paesi coinvolti per la firma della Convenzione che stabilisce l’Osservatorio”.
Il presupposto è che lo Square Kilometre Array, noto anche con l’acronimo Ska, è un’iniziativa più che mai multilaterale. “Ci sono le migliaia di antenne installate in Sudafrica e in Australia ma c’è anche la collaborazione delle comunità scientifiche e delle istituzioni di tanti Paesi” sottolinea l’ambasciatore. Convinto che in particolare il governo italiano, nella qualità di coordinatore del “working group dei partner”, sia destinato a fornire ancora un contributo chiave attraverso l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).


Le sfide saranno molteplici. “La quantità di informazioni che sarà gestita nel progetto è molto maggiore di tutti i dati che oggi circolano su internet in tutto il mondo” ricorda l’ambasciatore. “Serviranno supercomputer e hardware di diversi tipi affinché questi dati possano essere immagazzinati e utilizzati”.

Il progetto, con 130mila antenne radio installate solo in Australia e un secondo baricentro nel deserto sudafricano del Karoo, dovrebbe costare un miliardo e 800 milioni di euro.

Anche in questo senso, le strade porterebbero a Roma: la Convenzione dovrebbe riguardare anzitutto l’impegno dei partner a sostenere Ska nel tempo, anche da un punto di vista finanziario, prima e dopo l’entrata in funzione prevista nel 2020.

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