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Dc striglia gli alleati: “Andiamo avanti ma basta critiche”

SAN MARINO - Portato a casa un bilancio che ha ridotto il deficit e promette la chiusura in

Pubblicato:23-12-2015 14:47
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:45

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SAN MARINO – Portato a casa un bilancio che ha ridotto il deficit e promette la chiusura in attivo, il partito capofila della maggioranza sprona gli alleati ad un maggiore impegno e a chiudere con l’atteggiamento di “mera critica”, se si vuole portare a termine la legislatura. Da via delle Scalette, con una nota, il Pdcs sottolinea l’importanza del bilancio appena approvato che, “seppur senza interventi straordinari- chiarisce- ha toccato alcuni aspetti rilevanti per il Paese, stanziando fondi per il finanziamento dei progetti infrastrutturali, delle telecomunicazioni e fibra ottica, prevedendo risorse per rafforzare le forze dell’ordine e la sicurezza del territorio e normative per la tutela dell’ambiente”.

Gatti_SmQuindi la sferzata: “Il Pdcs conferma il proprio impegno di proseguire la legislatura fino al suo termine naturale– mandano a dire Marco Gatti e amici- cercando condivisione con gli alleati su quei provvedimenti già definiti nel programma di governo e dando priorità a quegli interventi non più rinviabili per consolidare gli ambiti che mostrano ancora criticità”. Ma “questo tuttavia- puntualizza il Pdcs- sarà possibile solo se, anche da parte degli alleati, si riscontrerà l’impegno a cercare le medesime convergenze con un atteggiamento propositivo e non di mera critica”.

Di qui l’elenco delle cose da fare: in primis, “completare la definizione dell’intero fabbisogno della pubblica amministrazione per dare anche una definitiva risposta al precariato”. Quindi le altre urgenze sono “porre mano alla riforma del sistema pensionistico e affrontare in maniera complessiva le criticità della sistema sanitario“, rispetto le condizioni di operatività dei medici e la sostenibilità economica, “al fine di mantenere servizi gratuiti e di qualità” per tutti i cittadini. Il Pdcs sottolinea anche la preoccupazione per il referendum contro il Polo della Moda, con il rischio che salti “l’investimento concordato tra il Consiglio grande e generale e i promotori dell’iniziativa, allontanando così una concreta opportunità di ripresa per molte aziende del settore e l’assunzione di oltre 200 persone, previste per la primavera del 2017”.


Infine, il primo partito del Paese ci tiene a rimarcare che “il lavoro fatto in questi tre anni di legislatura abbia contribuito fortemente a migliorare le condizioni del Paese”. Conferma infine la conferenza programmatica che terrà a febbraio su cui confluiranno tutte le proposte maturate nei gruppi di lavoro di gennaio. “Ogni coalizione- conclude la nota- non può reggersi sulla sommatoria di sigle, ma sulla capacità degli alleati di trovare condivisione sui progetti e mettendo da parte nostalgiche idee di contrapposizione su base ideologica”.

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