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Metro C a Roma, il Comune pensa di spendere 30 milioni per ripensare tratta T2

Il Campidoglio potrebbe mettere in campo una vera revisione progettuale, non solo sulle carte ma sul campo, con nuovi carotaggi e possibili indagini archeologiche

Pubblicato:23-11-2018 08:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49

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ROMA – Poco più di 5,9 milioni sul 2019, 13,6 milioni sul 2020 e 10,3 sul 2021 per un totale di 30 milioni a valere sul fondo Mit. E’ quanto ha previsto di spendere il Comune di Roma per la revisione progettuale della tratta t2 della metro C di Roma. In altre parole per riprogettare quasi da zero l’eventuale nuovo tragitto, e molto più probabilmente, la metodologia costruttiva e il numero delle stazioni della parte centrale della terza linea della Capitale. Attualmente la linea C è finanziata fino alla tratta T3, che comprende due stazioni, Amba Aradam e Colosseo-Fori imperiali.

La tratta T2, che originariamente, e formalmente ancora oggi, prevedeva le fermate Venezia-Chiesa Nuova-San Pietro-Ottaviano e Clodio, non ha ancora le coperture economico-finanziarie per essere realizzata. Inoltre l’amministrazione Raggi, anche sulla base delle indicazioni della fase partecipativa del Pums, ha deciso di mettere in campo una revisione progettuale per provare ad abbassare i costi stimati al momento sul miliardo di euro. Con i 30 milioni messi in bilancio, a cui potrebbero aggiungersi altre risorse se sarà approvato un emendamento targato 5 stelle alla Camera dei Deputati, il Comune potrà mettere in campo una vera revisione progettuale, non solo sulle carte ma sul campo, con nuovi carotaggi e possibili indagini archeologiche.


Potrebbe cambiare la metodologia costruttiva delle stazioni ed anche essere modificata la collocazione di alcune fermate. Alcuni progetti del Pums, ad esempio, prevedevano lo spostamento di Chiesa Nuova in una zona più vicina a piazza Navona, sempre sotto corso Vittorio. Solo ipotesi, per il momento, che potranno essere confermate, smentite o sostituite da altre varianti progettuali solo quando sarà conclusa la project review. Subito dopo il Comune potrà tornare dal Cipe per chiedere il finanziamento vero e proprio per la tratta più delicata ed affascinante della linea C.

La project review della tratta T2 della linea C è inserita tra le voci finanziate del bilancio preventivo del Comune di Roma al Titolo VI, ovvero le entrate per conto terzi, in questo caso lo Stato tramite il ministero dei Trasporti.

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