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Messaggi di legalità in 82 corti provenienti da tutto il mondo: è il Marano Spot Festival

Lunedì torna a Marano di Napoli la rassegna sulla comunicazione sociale dei ragazzi. Diregiovani.it è media partner dell’iniziativa

Pubblicato:23-11-2016 15:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:20

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ROMA – “C’è bisogno di bellezza, di vivere e di calarsi nella bellezza, quella della quotidianità e dell’interiorità delle persone. C’è bisogno di cercare dentro di sé quella bellezza che può portare a comportamenti etici e responsabili. E’ questo il messaggio del Festival che sceglie come tema della sua 19esima edizione ‘Abitare la Bellezza’”. Sono le parole di Rosario D’Uonno, responsabile e coordinatore del Marano Ragazzi Spot Festival, la rassegna internazionale della comunicazione sociale dei ragazzi che si svolge da 19 anni nel Comune di Marano, in provincia di Napoli.

L’iniziativa, organizzata dal Consorzio Scuole Città di Marano e dall’Associazione Marano Ragazzi Spot Festival in partenariato con Libera e Fondazione Polis e sostenuta dall’Ufficio scolastico regionale per la Campania, è stata presentata questa mattina a Napoli nelle sede dell’Usr campano. Tra i media partner della rassegna diregiovani.it e Rai Gulp. Il Festival prenderà il via lunedì 28 novembre e si concluderà il 3 dicembre dando spazio a una serie di eventi che coinvolgeranno l’intera città, a testimonianza dell’impegno collettivo della comunità per dare un’identità positiva e partecipativa ai giovani di un territorio depredato dalla camorra.

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“Registriamo l’impegno dell’Ufficio scolastico regionale e delle scuole di Marano – ha spiegato D’Uonno – in un territorio complicato e difficile, fortemente tenuto in scacco da potenti famiglie camorristiche e dove da anni la scuola riesce con tanti sacrifici a fare operazioni importanti”. Ragazzi di tutte le età, provenienti da 20 città italiane, si incontreranno e presenteranno in concorso i propri spot e brevi cortometraggi di comunicazione sociale, confrontando il proprio impegno per promuovere i valori della pace e della giustizia sociale. Quest’anno però la rassegna coinvolgerà i giovani di tutto il mondo: sono 1390, provenienti da 102 differenti nazioni, i corti presentati all’International Youth Contest, un concorso sul cinema dedicato agli studenti di scuole superiori, scuole di cinema, accademie d’arte e ai giovani filmmaker under30. Gli 82 corti in concorso saranno giudicati da 50 studenti di Marano.

“Si tratta di tanti spot fatti dai ragazzi per diffondere la cultura della legalità vera, pratica e concreta anche a partire dai gesti più piccoli. Iniziative come questa – ha commentato Geppino Fiorenza del comitato scientifico della Fondazione Polis – danno la parola ai ragazzi nella speranza di un futuro diverso. Si può vincere se ci si impegna”. Tra le iniziative in programma, il progetto ‘Qui Nisida. Si può fare’, che ha visto coinvolti gli studenti di Marano insieme ai detenuti dell’istituto minorile penitenziario di Nisida che presentano lo spettacolo ‘C’è un bel sole qui’. E ancora, il concorso ‘Bob – best of best’, l’iniziativa ‘Sguardi di memoria’ con l’incontro tra gli studenti e i familiari di vittime innocenti delle mafie e la presentazione del libro di Fabio Cutolo, ‘Il tesoro di Federico’, scritto in collaborazione con le scuole di Marano e Giugliano.

Tanti i momenti dedicati alla musica grazie alle esibizioni del Coro giovanile del teatro San Carlo di Napoli, della Marano Festival Orchestra e del coro Vox Inside. Gli studenti di scuole di Cirie’ (Torino), Carate Brianza (Monza) e Marano, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola lavoro, cureranno, invece, la realizzazione di un documentario sul festival e le dirette streaming degli eventi. La direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese, ha parlato di una “iniziativa che merita un plauso, un’azione che deve allargarsi e avere orizzonti ancora più lungimiranti. Bisogna lavorare soprattutto per il ventesimo del prossimo anno: mi auguro – ha aggiunto Franzese – che si possa implementare anche la partecipazione di altre istituzioni scolastiche perché questa manifestazione si innesta in un contesto che è di educazione alla legalità, uno dei perni delle attività trasversali che la Direzione regionale sta portando avanti”.

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