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Renzi a Ravenna per morte Liverani. Il premier partecipa al picchetto e abbraccia i familiari

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Pubblicato:23-11-2015 16:49
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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Il premier Renzi entra nella camera ardente con Vasco Errani

Il premier Renzi entra nella camera ardente con Vasco Errani

RAVENNA – Arriva da Venezia il presidente del consiglio, Matteo Renzi, per rendere omaggio a Enrico Liverani, l’esponente del Partito democratico ravennate morto venerdì scorso. Verso le 15.30 entra nella camera mortuaria dell’ospedale cittadino. Abbraccia i famigliari, partecipa al picchetto d’onore assieme al sindaco Fabrizio Matteucci, al segretario provinciale del Pd, Michele De Pascale e al coordinatore della segreteria, Roberto Fagnani. Poi, firma l’albo delle presenze. Con i cronisti, il presidente del Consiglio non si ferma, la sua è infatti una visita privata, “sobria, per la famiglia”, spiega dopo la partenza del premier, De Pascale, che si fa portavoce. D’altronde, aggiunge il segretario provinciale Pd, “siamo tutti molto commossi, non riusciamo a viverlo come un fatto pubblico. È scomparso un fratello”. Impossibile ancora anche ragionare sul da farsi.

“Siamo impegnati solo nel dolore, non ci sono né forza nè testa se non per stare in piedi”, continua De Pascale. Sono molti i ravennati che dalle 12 rendono omaggio a Liverani. Personaggi pubblici e anche semplici cittadini. Tra loro il presidente di Abi, Antonio Patuelli, ricorda che “ci eravamo conosciuti di recente e in quei pochi incontri avuti mi è sembrata una persona fornita di un’elevata razionalità, di costruttività e di forte disponibilità ad ascoltare oltre che a esprimere indirizzi. Buone radici”. Ci sono anche l’ex presidente della Regione, Vasco Errani, e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Sandro Gozi, che ricorda una “grandissima persona. Per il Pd una perdita gravissima”. Arrivano anche il segretario regionale Paolo Calvano, il parlamentare forlivese del Pd, Marco Di Maio, il direttore generale dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini, e il presidente di Autorità Portuale, Galliano Di Marco.

Di Cristiano Somaschini – Giornalista professionista


 

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